Recentemente il signor Rocco De Asmundis è stato ospite di trasmissioni televisive, presentandosi ancora una volta come “Presidente dell’Avis Regionale di Basilicata”, carpendo la buona fede dei colleghi che l’hanno intervistato, i quali – non certo per colpa loro – non conoscono come effettivamente stanno le cose.
Noi, documenti alla mano, l’abbiamo scritto più volte, sperando che l’Avis Nazionale intervenisse a tutela dell’immagine dell’associazione che, per quanto ci riguarda, è fortemente compromessa proprio dal modo con il quale si comporta il signor De Asmundis. Ma i responsabili (in questo caso dobbiamo definirli “irresponsabili”) nazionali dell’associazione fanno finta di nulla. Atteggiamento, questo, che è offensivo soprattutto nei confronti dei numerosi donatori.
Ma torniamo alla “telenovela”, facendo la cronaca di quanto accaduto.
Il 18 marzo 2015 il consiglio direttivo dell’Avis Comunale di Potenza espelle da socio Rocco De Asmundis e Emanuele Landro, rispettivamente presidente e tesoriere regionali , non avendo fornito chiarimenti su presunte irregolarità gestionali contestate più volte dal Presidente dell’Avis di Potenza, Nicola Stigliani.
A questo provvedimento, a norma di statuto, De Asmundis e Landro, presentano ricorso ai probiviri regionali, che non si sono ancora pronunciati. Lo hanno fatto, invece, quelli nazionali, ai quali si rivolge il presidente dell’Avis Comunale di Potenza, Stigliani.
Il 24 luglio del 2015 il Collegio Nazionale dei Probiviri con propria ordinanza dispone “la sospensione cautelare (sospensione non rigetto, sia chiaro – n.d.r.) della delibera del Consiglio Direttivo dell’Avis Comunale di Potenza “in quanto – si precisa – la sua esecuzione costituisce pregiudizio per la vita dell’associativa di Avis Regionale”.
Intanto, ancor prima che l’ordinanza venga trasmessa, l’Avis Comunale di Potenza indice un’assemblea che, legittimamente costituitasi e svoltasi il 27 luglio 2015, a norma dell’art 24 del Codice Civile, delibera l’espulsione di De Asmundis e Landro.
In una lettera inviata, alla Regione, alle Aziende Sanitarie di Potenza e Matera, e all’Azienda Ospedaliera “San Carlo” di Potenza il Presidente dell’Avis Comunale di Potenza, Nicola Stigliani ne dà comunicazione, precisando che “De Asmundis e Landro sono stati cancellati dal libro dei Soci e non fanno più parte dell’Avis. Ne deriva – si legge testualmente – che hanno perso qualsiasi incarico associativo e tantomeno rappresentarla presso le varie sedi”.
Al provvedimento dell’assemblea, a norma di legge, si può fare ricorso entro sei mesi soltanto alla magistratura ordinaria, non più a quella interna associativa. Questo non è stato fatto, ragion per cui la decisione dell’assemblea dell’Avis Comunale di Potenza è valida a tutti gli effetti. Ergo: De Asmundis non è più presidente dell’Avis di Basilicata, sebbene continui a presentarsi come tale.
Al di là della questione “vertenziale”, chiunque al suo posto, per rispetto dei donatori e per riportare serenità nell’associazione avrebbe fatto un passo indietro: si sarebbe dimesso, senza nascondersi dietro un deliberato (l’ordinanza dei Probiviri Nazionali) superato dalle successive decisioni assembleari.
Ad onor del vero, questo comportamento non ci sorprende, non foss’altro perché ancora oggi, nonostante vari solleciti, De Asmundis non ha ancora fornito chiarimenti sulle tante presunte anomalie denunciate dal Consiglio Direttivo dell’Avis di Potenza, relative al bilancio consuntivo 2013 dell’Avis Regionale, periodo nel quale presidente era Nicola Todisco (ora dimessosi) e segretario (non tesoriere come per un refuso scritto precedentemente -n.d.r.), quindi persona direttamente interessata alla contabilità associativa, proprio De Asmundis.
Noi abbiamo più volte sollecitato una conferenza stampa nella quale dare risposte e chiarire le varie questioni, ma l’unica è stata quella convocata recentemente per presentare l’applicazione mobile dell’associazione. In quella sede, ancora una volta, De Asmundis rispose che “era tutto regolare”.
Vedremo se è così, considerando che sui tavoli dei magistrati c’è più di qualche denuncia. Attendiamo soltanto di conoscerne gli sviluppi, nel pieno rispetto del diritto di presunzione d’innocenza.
Attendiamo anche di conoscere cosa risponderà l’assessore regionale alla Sanità, Flavia Franconi, alla circostanziata interogazione del consigliere regionale, Giannino Romaniello, il quale ha denunciato l’imbarazzante situazione che da tempo ormai si registra nell’Avis Regionale di Basilicata. Solo Rocco De Asmundis sembra non rendersene conto. E la “telenovela” continua.