La prima sfida il prof. Ignazio Olivieri l’ha vinta quando caparbiamente, ma sempre con umiltà e tanta umanità, decise di mettere a servizio della sua Basilicata l’esperienza maturata. E l’Ente Regione gli è stato riconoscente, istituendo il Dipartimento regionale di Reumatologia.
Il prof. Olivieri, Presidente della Società Italiana di Reumatologia ed esperto mondiale per una patologia rara, la malattia di Behçet, è oggi un punto di riferimento per il mondo scientifico e soprattutto per migliaia di pazienti che si rivolgo a lui e alla sua equipe per le cure.
Il report 2015 presentato oggi nel corso di una conferenza stampa lo conferma: su diciottomila pazienti che hanno fatto riferimento al Dipartimento istituito presso l’ospedale San Carlo, oltre il 30 per cento proviene da fuori regione, sopratutto da Campania, Calabria e Puglia.
Ne abbiamo parlato con il prof. Olivieri in questa intervista.
Il potenziamento del Dipartimento di Reumatologia è nei programmi della Direzione Generale dell’Ente ospedaliero San Carlo. Lo ha confermato Rocco Maglietta, il quale ha detto di essere pronto ad accettare l’altra sfida del prof. Olivieri: la nascita dell’Ircs Reumatologico, che è nei programmi della stessa Regione Basilicata.
Intanto l’azienda San Carlo – ha precisato Maglietta – ha già avviato un progetto di potenziamento dell’attuale Dipartimento, con l’ampliamento dei locali (sarà creato uno specifico padiglione) e soprattutto con l’incremento del personale che possa favorirne l’attività di ricerca.
Alla conferenza stampa è intervenuto anche il Direttore Generale del Crob, Giuseppe Cugno, il quale ha ricordato i primi anni di attività del prof. Oliviero, quando già si proponeva con professionalità e soprattutto con tenacia per raggiungere i risulati ottenuti e quelli che il suo dipartimento conseguirà – ha aggiunto Cugno – nel futuro.
A latere del Dipartimento di Reumatologia è sorta da un anno l’Associazione Abamar, l’Associazione Basilicata Malati reumatici, con lo scopo di dare assistenza a chi è affetto di queste patologie. La presidente, Maria Laurino, ci ha confermato che s’intende attivare anche un centro di ascolto per mettere in condizione i pazienti di non sentirsi soli nella gestione della malattia e nel rapporto con i centri di cura.