Il nuovo Distretto Sanitario, realizzato in via Moncenisio a Policoro, è una struttura che si sviluppa su tre piani, realizzata con moderni accorgimenti tecnologici. Ospiterà negli oltre 1.400 metri quadrati i Poliambulatori, il Sert, il Consulatorio Familiare e l’Ufficio Igiene. Si caretterizza per le soluzioni energetiche adottate, tra le quali il giardino pensile realizzato sul palazzo che, oltre a migliorare il microclima interno, riduce il calore durante il periodo estivo.
Nell’inaugurarlo, il Presidente della Regione, Marcello Pittella, l’ha definito il “Distretto Sanitario 2.0”, ovvero sintesi perfetta fra capacità manageriale regionale e della Asm, efficacia della spesa, risparmio energetico.
Durante la conferenza stampa di presentazione, il Direttore Generale della Asm, Pietro Quinto, ha spiegato che il Distretto “è un progetto che viene da lontano. Nel 2003 la allora ex Asl 5 acquisì dal Comune ciò che inizialmente era un terreno agricolo poi divenuto edificabile. Grazie all’impegno del Presidente Pittella -ha aggiunto Quinto- è stato possibile ottenere un ulteriore finanziamento che ha consentito di completare la struttura entro tempi record”.
“Il Distretto è un presidio importante -ha continuato Quinto- poiché rappresenta un diverso modo di concepire e pensare la sanità del futuro, cioè la sanità di prossimità che permette al cittadino di trovare tutte le possibili riposte alle proprie esigenze”. Questo presidio ha poi aggiunto il manager “rimarrà nel tempo poiché è e resterà la pietra miliare della sanità del Metapontino, che mai potrà essere interessato da processi di razionalizzazione”.
La realizzazione del Distretto Sanitario a Policoro “conferma – ha detto, da parte sua, il Presidente Pittella – che quando fai sinergia tra efficienza, efficacia della spesa e strategicitá della realizzazione rivolta all’ultimo dei cittadini in raccordo con le strutture ospedaliere, crei le condizioni virtuose per una risposta moderna alla domanda di salute”.
Dobbiamo creare – ha continuato il presidente della Regione – un dialogo tra territori in una regione piccola di 570 mila abitanti. Dobbiamo guidare i progetti ed abbiamo bisogno di sostegno e proposte. Serve l’energia del coraggio che ci serve a trovare le soluzioni. Noi non chiudiamo nessuno dei 18 ospedali lucani. Non vogliamo sopprimere nulla. La Puglia ne ha chiusi 21 prima ed ora ne sta per chiudere 14. Noi siamo virtuosi e non chiudiamo nulla. Però – ha ribadito – serve un riordino, un riassetto ed un riassesto. Dobbiamo tenere insieme tutte le aree di intervento”.