Il progetto “Basilicata fiorita” promosso e organizzato dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 e inserito nel dossier di candidatura nell’ambito del cluster “Gardentopia”, sarà ospite d’onore alla Biennale del paesaggio che si terrà nel 2017 dopo che l’Istituto nazionale di urbanistica (Inu) l’ha riconosciuto come una buona pratica in Italia.
Intanto del progetto si sta attuando la seconda parte che vedrà un’articolata azione formativa, divisa in lezioni teoriche e pratiche, rivolta tutti i cittadini, a partire dai vincitori del concorso Basilicata Fiorita, sezione aree fiorite.
Intanto del progetto si sta attuando la seconda parte che vedrà un’articolata azione formativa, divisa in lezioni teoriche e pratiche, rivolta tutti i cittadini, a partire dai vincitori del concorso Basilicata Fiorita, sezione aree fiorite.
“L’obiettivo – ha detto Massimiliano Burgi, animatore del progetto – è quello di fornire ai cittadini gli strumenti per migliorare la loro attività allo scopo di riqualificazione di aree verdi urbane e di allargare la consapevolezza sulla importanza di una nuova e positiva relazione con la città”.
Soddisfazione è stata espressa dal pro-rettore Michele Perniola in relazione all’importanza del ruolo rivestito dall’Universitá degli studi della Basilicata. Portando i saluti del Rettore, Aurelia Sole, Perniola ha espresso l’auspicio che questa esperienza diventi sistematica per realizzare un vero cambiamento. “La Basilicata – ha detto – è una terra ricca di aree verdi e questo è contemporaneamente un vantaggio è uno svantaggio. Un vantaggio perché dove c’è più verde c’è più ricchezza ambientale e salutare; uno svantaggio perché gestire il verde è cosa complessa e richiede competenze. Con questa iniziativa i cittadini potranno conoscere le migliori pratiche per curare e gestire le aree verdi ridando centralità all’ambiente”.
Soddisfazione è stata espressa dal pro-rettore Michele Perniola in relazione all’importanza del ruolo rivestito dall’Universitá degli studi della Basilicata. Portando i saluti del Rettore, Aurelia Sole, Perniola ha espresso l’auspicio che questa esperienza diventi sistematica per realizzare un vero cambiamento. “La Basilicata – ha detto – è una terra ricca di aree verdi e questo è contemporaneamente un vantaggio è uno svantaggio. Un vantaggio perché dove c’è più verde c’è più ricchezza ambientale e salutare; uno svantaggio perché gestire il verde è cosa complessa e richiede competenze. Con questa iniziativa i cittadini potranno conoscere le migliori pratiche per curare e gestire le aree verdi ridando centralità all’ambiente”.
Partecipazione, promozione di una cittadinanza attiva e crescita delle competenze sono i cardini dell’iniziativa, come ha sottolineato il direttore della Fondazione, Paolo Verri. “Grazie alla cultura della partecipazione si possono cambiare le cose. Delegare il cambiamento alle istituzioni non è più sufficiente. Ciascuno di noi – ha detto Verri – deve essere messo in grado di realizzare azioni positive nell’interesse della comunità. La partecipazione degli ordini professionali degli psicologi, degli architetti, degli agronomi e della stessa università è il segnale positivo che questo sta avvenendo”.