“Sono molto al di sopra della media nazionale i dati sulle agro-mafie che riguardano la Basilicata: il 40 per cento dell’economia sarebbe interessata da questo fenomeno. La conferma giunge da un’indagine della Coldiretti che fotografa con precisione l’estensione dei processi in atto. Questo – afferma Pietro Simonetti del Coordinamento politiche migranti Regione Basilicata -è un pericoloso attacco alla produzione agro-alimentare italiana e alla condizione dei produttori e del lavoratori impegnati a partire dai migranti che sono l’ossatura principale del sistema produttivo anche in Basilicata”.
“Questa situazione – prosegue Simonetti – assieme alla vicenda demografica, rappresenta la priorità assoluta per recuperare risorse, crescita dell’occupazione non in nero e il dispiegamento delle attività produttive in un quadro di legalità richiesto soprattutto dai mercati del nord Europa. Con il Ministero del lavoro, la Caritas nazionale, le parti sociali – ricorda – stiamo costruendo un percorso di lotta e contrasto alle forze illegali. Siamo certi, che soprattutto dopo i fatti di Rignano e Boreano, la Coldiretti, le altre organizzazioni, contribuiranno alle misure che saranno concordate e attuate”.