Bruxelles guarda con particolare interesse all’agricoltura, alla quale assegna il 40 per cento dei fondi europei. Un segnale forte da parte dell’Unione Europea verso un settore sul quale punta molto. Attenzione è rivolta anche al rapporto tra patrimonio agricolo e patrimonio ambientale.
Queste notizie rasicuranti sono state fornite dal Sottosegretario di Stato del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Giuseppe Castiglione, intervenuto all’incontro svoltosi a Marsiconuovo, su iniziativa dell’Ente Parco Nazionale della Val d’Agri e del Lagonegrese.
Il rappresentante di Governo si è soffermato anche sulla molteplicità dei controlli che le aziende agricole devono affrontare da vari ispettorati e corpi dello Stato. A riguardo, il sottosegretario Castiglione ha precisato che “il Governo, dopo due anni di lavoro ha istituito il Registro Unico dei Controlli, e non è pensabile che in un’azienda si vedano controlli da diversi soggetti”.
Anche nel settore della sburocratizzazione è stato fatto molto, e l’obiettivo – ha assicurato – è permettere l’accesso ai bandi europei a sportello per facilitare l’accesso ai fondi da parte delle aziende. In Italia ci sono molte eccellenze reali nella produzione agricola, e il made in Italy è legato alla qualità, ma spesso il valore di questa qualità non passa”.
Preoccupante il dato che il sottosegretario ha fornito sul fenomeno delle contraffazioni: 60 miliardi di euro ai danni dei prodotti italiani. Per tentare di bloccare il fenomeno, Castiglione ha detto che “bisogna adottare una comunicazione intelligente perché il prodotto agricolo si porti dietro anche il patrimonio di cultura e di storia che racchiude il suo territorio”.
Nell’intervento del rappresentante di Governo non poteva mancare un riferimento al rapporto con le estrazioni petrolifere. A riguardo, ha sottolineato la necessità di una “comunicazione più forte ed efficace capace di vincere chi sostiene che produrre in Val d’Agri sia un danno per le produzioni agricole, e questo va fatto spingendo sulla tracciabilità, sulla qualità dei prodotti e sulla presenza del Parco che costituisce un valore aggiunto per i prodotti.”
Tema, quello dell’attività estrattiva in Val d’Agri, affrontato anche dal Presidente del Parco e coordinatore regionale di Federparchi, Domenico Totaro.
“Le estrazioni petrolifere sono e devono rimanere nella storia di questo Parco una parentesi temporale, magari necessaria, ma legata – ha detto Totaro – a una contingenza storica che va superata al più presto. La storia delle estrazioni ha condizionato notevolmente la nascita di questo Ente Parco. Se ne ravvisano i condizionamenti persino nella perimetrazione dell’area Parco.”
Passando alle proposte, Totaro ha spiegato che “la salvaguardia della biodiversità ha bisogno di un’agricoltura vitale e alleata della natura, e in questo Parco coesistono diverse agricolture, tutte importanti, che esprimono produzioni genuine di origine riconosciuta.
Il Parco deve essere soggetto di riferimento sul tema dei trasferimenti di innovazioni in agricoltura, e farsi promotore, ad esempio di accordi agroambientali territoriali che sono strumenti per coniugare le reali necessità delle aziende con le azioni necessarie per tutelare la biodiversità”.
All’incontro di Marsiconuovo sono intervenuti anche il comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato, Antonio Mostacchi, il presidente del Parco Nazionale del Gargano, Stefano Pecorella, presente anche in qualità di vicepresidente nazionale di Federparchi.
Hanno portato il saluto il sindaco di Marsico Nuovo, Domenico Vita, e il presidente della comunità del Parco, Ugo Salera.