Come i nostri lettori ricorderanno, nei giorni scorsi sul sito dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza è stata pubblicata una mail, contenente una tabella con i nomi dei dipendenti titolari di posizione organizzativa e degli eventuali futuri beneficiari degli incarichi.
La pubblicazione ha creato non poche polemiche e il consigliere regionale Michele Napoli ha presentato un’interrogazione urgente affinchè si chiarisse la vicenda e soprattutto i motivi della pubblicazione dei nomi dei possibili vincitori prima ancora che si espletasse la selezione.
Alla luce di quanto accaduto, il direttore generale del San Carlo, Rocco Maglietta, ha chiesto alla direzione amministrativa dell’azienda di effettuare tutte le necessarie verifiche a tutela della trasparenza, imparzialità e legalità delle procedure.
Sulla base dell’esito delle stesse, ha disposto in merito al bando delle posizioni organizzative :
1. di dare atto che ragioni di opportunità determinano una deroga alle procedure di conferimento degli incarichi di posizione organizzativa stabilite nel Regolamento aziendale per l’affidamento, valutazione e revoca degli incarichi di posizione organizzativa approvato con D.D.G. n. 551/2015;
2. di dare mandato alla Uoc Gestione Risorse Umane per la predisposizione di un avviso di selezione interna per soli titoli finalizzato al conferimento degli incarichi di posizione organizzativa che tenga conto dei criteri di valutazione indicati nell’allegato al presente provvedimento, di cui forma parte integrante e sostanziale;
3. di confermare il totale di n. 32 posizioni organizzative istituite presso l’Azienda ospedaliera San Carlo ed oggetto dell’avviso indetto con DDG n. 641 del 28/12/2015, confermandone i relativi obiettivi e pesi;
4. di dare atto che l’affidamento degli incarichi sarà effettuato sulla base di criteri oggettivi costituiti dai titoli posseduti dai candidati da valutarsi sulla base della griglia definita per la selezione stessa.
Il provvedimento adottato dalla direzione generale del San Carlo viene criticato dal consigliere regionale Napoli che, in una nota pone l’accento “sul carattere personalistico che traspare dalla gestione dell’intera vicenda, a prescindere – precisa – dai rilievi in ordine alla legittimità dell’atto che sarà valutata nelle sedi competenti”.