Su proposta dell’assessore Raffaele Liberati, la giunta regionale ha deciso di aumentare da 30 a 57 milioni di euro la dotazione finanziaria dell’avviso pubblico “Piani di Sviluppo Industriale attraverso pacchetti integrati di agevolazione”.
La decisione è stata presa a seguito dell’importante risultato ottenuti nella prima tranche di questa misura che aveva visto una dotazione finanziaria di circa 35 milioni di euro per investimenti complessivi pari a 95 milioni di euro, con importanti effetti per quel che riguarda il consolidamento finanziario delle imprese e, quindi, sul mantenimento dei posti di lavoro, sia in relazione all’incremento occupazionale che all’assunzione di lavoratori dalle platee degli ammortizzatori sociali.
Questa integrazione di risorse consentirà di meglio rispondere ai 65 piani di sviluppo industriale pervenuti entro la data ultima di scadenza del 30 ottobre 2015 per una richiesta complessiva di contributo pari a circa 170 Meuro.
L’Avviso pubblico Pia (Pacchetti integrati di agevolazione) è rivolto alle imprese lucane con un contributo concedibile massimo per ciascun Piano di Sviluppo Industriale di 7 milioni di euro.
I Piani di Sviluppo Industriale – si precisa in una nota della Regione – devono essere finalizzati ad aumentare il livello di competitività delle imprese; recuperare siti industriali o artiginali dismessi attraverso l’insediamento di nuove attività; attrarre nuove attività, dotate di significativa valenza in termini occupazionali che impiantino i loro siti produttivi sul territorio regionale.
L’ avviso punta su quattro fattori di innovazione metodologica per migliorare le dinamiche degli aiuti alle imprese: tempistiche Strette; modalità di Interlocuzione; iter procedurale per presentazione, valutazione e selezione; tipologia di investimenti ammissibili.
Alla scadenza della prima finestra intermedia di Luglio 2015 sono pervenuti in totale 31 progetti di cui 12 approvati: 10 in provincia di Potenza e 2 in provincia di Matera. I contributi concessi, solo per la prima finestra sono stati pari a 35 milioni di euro per investimenti complessivi attivati paro a circa 90 milioni di euro. I lavoratori coinvolti complessivamente ammontano a 630, di cui 229 (36,3%) sono nuovi occupati e di questi, circa la metà (103) provengono dalla platea dei disoccupati di lunga durata o dei percettori di ammortizzatori sociali.