Tra le tante polemiche alimentare dalla diretta di Rai 1 del 31 dicembre da Matera (molte pretestuose, a nostro parere) quella “dell’oscuramento” (termine usato dal sindaco, Domenico Cipolla) di Maratea dalle immagini della Basilicata proposte durante lo spettacolo “L’Anno che verrà”.
Una polemica che viene recuperata in termini positivi dal Centro Studi Turistici Thalia che propone di collegare le due località con elicottero, alla luce dei progetti della Winfly, la società chiamata a gestire l’aviosuperficie di Pisticci.
Attrezzare a Maratea un’area atterraggio non è affatto complicato, come ha sostenuto l’Amministrazione Comunale, per superare – si sostiene in una nota del Centro Studi – la precarietà di atterraggi e decolli avvenuti in tante occasioni per l’arrivo di esponenti di Governo e vip.
Tra gli elicotteri più adatti c’è l’AS-350-5 già utilizzato per collegamenti commerciali-turistici.
I responsabili del Centro Studi Turistici Thalia ricordano che esiste anche un’ opera discussa, sognata, mai decollata, ma da tempo e da più parti indicata come essenziale per lo sviluppo turistico e territoriale di tutto l’alto tirreno cosentino, della Riviera dei Cedri e della costa di Maratea: l’aviosuperficie di Scalea.
La struttura da oltre un anno è oggetto di lavori di ammodernamento e riqualificazione che lo trasformeranno, da semplice scalo turistico nel quale si svolgono attività di scuola volo, paracadutismo, volo a vela ed eliporto, ad aeroporto di terza classe e corrispondente alla settima categoria Icao (International civil aviation Organization). Un’aviosuperficie che è collegabile quindi a Pisticci con aerei sino a 9 posti.
Fin qui la proposta del Centro Studi Turistici Thalia. Una sola perplessità: quanti usufruirebbero di questo collegamento, considerando i costi?