“Se acquisti a Potenza” è il claim della campagna di comunicazione voluta dalla Camera di Commercio di Potenza per sensibilizzare i cittadini rispetto all’importanza di un gesto, che ha una molteplicità di significati, come recita la seconda parte degli slogan: “Se acquisti a Potenza… conosci le persone da cui acquisti, è più facile provare e cambiare la merce, c’è più scelta di quanto immagini, e soprattutto, sostieni l’economia locale”.
«E’ un messaggio che intende stabilire un nuovo patto tra abitanti della stessa comunità, ma che spesso possono risultare scollati e scollegati tra di loro – spiega il presidente della Cciaa potentina, Michele Somma -. Ed è un patto che presuppone una serie di forti valori immateriali come la fiducia, la cortesia, la trasparenza. Dobbiamo conoscerci di più, fidarci di più, e così un piccolo gesto come un acquisto in città potrà rivelarsi benefico per un’intera economia che continua a soffrire i morsi della crisi e di un mercato che cambia in fretta, ed espone gli operatori a una fortissima concorrenza fisica (altre città limitrofe alla nostra) e immateriale (le vendite online)».
Locandine, volantini, cartoline disseminate nei punti strategici della città e nei negozi hanno dato il via alla campagna, realizzata da Scai Comunicazione e condotta in collaborazione con la Pro Loco Potenza e il Comune, nell’ambito dell’operazione che ha portato la Camera di Commercio a co-finanziare l’allestimento degli addobbi natalizi in città.
Un primo riscontro reale di successo della campagna appena partita è data dalla pagina facebook “Basilicata social”: «La bacheca è diventata terreno di confronto tra utenti, che stanno sottoponendo alla nostra attenzione piccoli e grandi disagi che complicano il rapporto con gli operatori locali.
Questo “ascolto costruttivo” sarà molto utile per immaginare un prosieguo della campagna, anche in periodi diversi dalle festività natalizie, in considerazione di un messaggio che implica un cambio di abitudini e di mentalità, da parte di cittadini e commercianti, che come tutti i processi culturali non può esaurirsi nel lasso di poche settimane», sottolinea Somma.