In gergo calcistico, quando si parla di un allenatore in difficoltà, si dice “chissà se a Natale mangerà il panettone?”. Mai frase è più azzeccata al sindaco di Potenza, Dario De Luca, la situazione del quale si è ulteriormente complicata nelle ultime ore, proprio quando sembrava che si stesse per varare la nuova giunta, che avrebbe chiuso una telenovela che dura da troppo tempo.
I nomi già circolavano negli ambienti pià vicini alle segreterie dei partiti: il Pd avrebbe avuto una consistente presenza nell’esecutivo con Giampiero Iudicello, Sergio Potenza, Roberto Falotico, Donatella Cutro e Alessandra Sagarese. Sarebbero stati confermati dell’attuale giunta, Gerardo Bellettieri,Rocco Coviello, Leonardo Cuoco e Luigi Vergari.
Tutto saltato. Vediamo perchè?
Intanto perchè la notizia di un accordo politico di De Luca con il Pd ha fatto sobbalzare i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e Lista Civica per la Città, i quali, sempre contrari ad un governo della città con il Partito Democratico, hanno ritirato l’appoggio politico a De Luca.
“A tale valutazione – si legge in una nota a firma di Luciano Petrullo, portavoce cittadino di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, e Mariangela Riviezzi, Giovanni Buoncristiano e Vincenzo Belmonte, coordinatori della Lista Civica “Per la Città” – si è giunti tenendo conto, tra l’altro, che un governo solamente programmatico, mai seriamente condiviso con la coalizione che lo ha sostenuto, non può presupporre assessori espressione politica, invece, del PD, con l’aggravante che essi sono collegabili alle precedenti disastrose esperienze amministrative. Sarebbe auspicabile – prosegue la nota – spiegare ai cittadini quale programma abbia concordato il Sindaco con il Pd, poiché dalle sue dichiarazioni l’unica cosa sulla quale sembrerebbero d’accordo è la spartizione delle poltrone”.
Per quanto riguarda la posizione degli attuali assessori Bellettieri e Coviello, i sottoscrittori della nota auspicano che si sottraggono a questo progetto politico di De Luca. “In caso contrario – precisano – il partito adotterà i provvedimenti del caso”.
Se Atene piange, Sparta non sorride. Anche in casa del Pd il clima di queste ore è rovente, al punto tale che l’assemblea cittadina convocata per ratificare la decisione di sostenere dall’interno il sindaco De Luca si è chiusa con un nulla di fatto. I bene informati dicono che sono volate parole grosse quando il segretario cittadino, Enzo Sarli, ha posto il veto che a presiedere l’assemblea fosse stata Lucia Sileo, presidente uscente. Per Vito Santarsiero, che per protesta ha abbandonato l’assemblea, il veto del segretario cittadino” rappresenta un fatto gravissimo” (per la cronaca a presiedere le assise cittadine del Pd è stato chiamato Maroscia – n.d.r.) .
Santarsiero si sofferma anche sull’ippotesi che il Pd possa sostenere dall’interno, con suoi rappresentanti in giunta, il sindaco De Luca. “Finirà ancor peggio – sostiene, a riguardo – se si dovesse decidere di portare il Partito democratico in una Giunta con il sindaco De Luca stravolgendo, anche alla luce del comunicato dei partiti del centro destra che hanno ritirato l’appoggio al sindaco, ogni regola democratica e di rispetto dell’elettorato. Senza tener conto che il Pd – prosegue – andrebbe a sostenere una amministrazione che ha voluto scientemente il dissesto, provocando alla città danni enormi continuando a ritenere che il problema sia da ricercare nelle vecchie amministrazioni come dimostra anche i dati forniti nella conferenza stampa di De Luca dai quali l’unica cosa che appare evidente è il taglio poderoso dei servizi”.
Mentre scriviamo è in corso una riunione con Marcello Pittella. Se il Governatore riuscirà a far quadrare il cerchio lo sapremo nelle prossime ore.