Il gesto, ripetuto in tutte le chiese cattedrali della Basilicata, del Vescovo che apre la Porta Santa: l’inizio del Giubileo straordinario al quale Papa Francesco ha voluto dare un significato particolare, con lo sguardo rivolto alle periferie, agli ultimi, a chi ha bisogno e spesso è dimenticato.
Ne ha fatto riferimento mons. Agostino Superbo, vescovo metropolita di Potenza, nell’omelia. Rivolgendosi ai fedeli assiepati nella chiesa ed a quanti hanno seguito la celebrazione della messa dall’esterno.
“Il Giubileo ci chiede di cambiare vita, abitudini. – ha detto – Ci chiede di superarelo smarrimento di fronte alla esperienza di tante realtà che si pongono come ostacolo alla nostra gioia. Uno smarrimento che va superato con la fiducia che cancella il timore e ci pone al fianco del Dio di misericordia, per combattere il peccato e le ingiustizie.
Anche noi –ha aggiunto – siamo chiamati a contribuire fattivamente alla “cose eccelse di Dio” su tutta la terra. E poi l’invito: portiamo la tenerezza di Dio nella aride case di chi soffre, di chi ha bisogno.
Non a caso in prima fila in chiesa vi erano alcuni ammalati e, in apertura della messa, alcuni dipendenti di aziende in crisi hanno testimoniato lo smarrimento, l’inquietudine di chi ha perso il lavoro.
E’ anche a loro che dobbiamo guardare per dare un senso a quell’essere entrati attraverso la Porta Santa. IL Giubileo della Misericordia ci chiede di cambiare.
“In questo tempo di Avvento, come in tutto l’anno giubilare Dio, – ha detto, a riguardo, mons. Superbo – Dio ci chiede di non lasciare cadere le braccia della desolazione, derivante dalla incertezza tra l’incertezza ed il sospetto sulla promessa di Dio, ma di alzarle verso la speranza della Sua venuta”.
Alla cattedrale di San Gerardo si è giunti in processione, partendo dalla chiesa di San Francesco. Numerosi i sacerdoti, tanti i fedeli, i giovani (molti gli scout dei gruppi Agesci), che vi hanno partecipato.
Per l’occasione, su disposizione del Questore, è stato intensificato il servizio d’ordine con l’aumento degli agenti e con l’ausilio di un elicottero della Polizia che ha volteggiato sulla città per tutto il periodo della cerimonia.