Si è rivolto alla figlia quindicenne di Antonio Luongo il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, giunto inaspettatamente a Potenza per partecipare ai funerali del segretario regionale del Pd di Basilicata. Poche parole le sue ma che hanno colpito: “Devi essere orgogliosa di tuo padre perché ha scelto la politica come una cosa bella. Ricordati quando all’università qualcuno ti parlerà di un’altra politica, che ha mille difetti ma è fatta da donne e da uomini – ha aggiunto Renzi – che ci mettono il cuore per essere al servizio dei cittadini”.
E’ la politica, quella alla quale ha fatto riferimento il Presidente del Consiglio dei Ministri, che ha sempre contrassegnato la vita di Antonio Luongo; che ci ha sempre messo il cuore. Ne ha fatto riferimento Vincenzo Folino nell’ultimo saluto al “caro Antonio” a nome di compagni ed amici “per esprimere il dolore per una separazione ingiusta e inaccettabile”.
Un dolore che si percepiva nell’affollatissima chiesa di Betlemme dove ieri si sono celebrati i funerali. Vi erano parlamentari, rappresentanti delle istituzioni, fra i quali il presidente della Regione Campania, De Luca, gente comune che ha voluto esprimere la propria solidarietà ai familiari di Antonio Luongo. Molti rimasti fuori.
“Compagni, compagne, amici che – ha detto Folino – mi hanno restituito, come in un film, molti pezzi della nostra storia, della tua storia, Antonio,che oggi vogliamo riassumere nei tratti essenziali”.
E Folino lo ha fatto, ricordando le prime esperienze politiche vissute insieme a Luogo, dagli anni 70 a luglio dello scorso anno, quando Antonio Luongo fu eletto segretario regionale del Pd di Basilicata: il nuovo ciclo politico del Pci in Basilicata, dopo le elezioni del 1987, la svolta della Bolognina, la travagliata nascita del Pds. Folino ha ricordato la “lucidità e la determinazione di Antonio Luongo” quando nel ’95 fu costituito il centrosinistra in Basilicata con il gruppo dirigente della Dc, guidato da Giuseppe Molinari.
Avvenne “con una intesa tra galantuomini che fu poi totalmente rispettata” .
“Luongo nuovo leader incontrastato del centrosinistra lucano – ha detto Folino, con la voce rotta dall’emozione – mai prepotente, mai arrogante, sempre dialogante dentro e fuori il partito e la coalizione e con la stessa opposizione”.
E’ questo Antonio Luongo che tutti ricordano, al quale anche comuni cittadini hanno volto tributare l’ultimo saluto. Ad un politico al quale il Pd si è affidato, con la nomina a segretario regionale di Baislicata, per gestire uno dei periodi più turbolenti del partito.
Di Lungo ha parlato anche Erminio Restaino: “Riusciva a far prevalere l’interesse generale, del partito, delle istituzioni. Abbiamo ritrovato il gusto d’incontrarci ed anche di litigare”.
Un invito a superare lo scoramento del momento è stato rivolto soprattutto ai familiari di Antonio Longo da don Vito Telesca, che ha celebrato i funerali.
Poi l’ultimo applauso alla salma dalla gente che l’ha attesa davanti alla chiesa.