Sono circa 300 i dipendenti dell’Italtractor, per i quali, a partire dal 21 gennaio prossimo, saranno prorogati per un altro anno (è il terzo) i contratti di solidarietà. Lo prevede l’accordo sottoscritto a Roma da Fim, Fiom e Uilm, in base al quale l’orario di lavoro sarà ridotto del 36 per cento, con conseguente riduzione del salario.
La retribuzione persa per effetto della riduzione di orario sarà compensata dall’Inps, così come prevede la normativa in materia. Sarà l’azienda a corrispondere l’integrazione salariale mensilmente.
L’andamento dei cds sarà oggetto di verifica semestrale a livello di coordinamento nazionale. L’ipotesi di accordo prevede anche la possibilità di svolgere attività di formazione professionale per la riqualificazione dei lavoratori coinvolti dai cds.
Per le segreterie territoriali di Fim Fiom Uilm il ricorso ai contratti di solidarietà consente di ridurre l’impatto sociale degli esuberi e di salvaguardare livelli occupazionali, professionalità, competitività aziendale e funzionalità degli uffici e dei reparti.
L’intesa sarà discussa mercoledi, 9 dicembre prossimo, dall’assemblea dei lavoratori e successivamente sarà sottoposta a referendum.
L’Italtractor è una delle aziende storiche di Potenza. Produce catene per mezzi meccanici (trattori, trainatori e macchine per movimento terra) ma da anni c’è una contrazione del mercato che ha causato una riduzione di commesse. La crisi ha rischiato che lo stabilimento potesse chiudere definitivamente.
La vertenza aperta dalle organizzazioni sindacali è stata lunga e complessa. Numerose le manifestazioni di protesta dei lavoratori a difesa del posto di lavoro.
Per fortuna tra azienda e sindacati è stata trovata una soluzione che i dipendenti della Italtractor hanno accettato malvolentieri ma ben consapevoli che era l’unica possibile per continuare a lavorare, anche se con salario ridotto.
Con la nuova intesa sottoscritta al ministero, il rischio di perdere il posto di lavoro per ora è stato scongiurato.