39 sedute di Commissione, di cui 12 dedicate ad audizioni, 377 emendamenti esaminati, 14 incontri pubblici complessivi sul territorio con oltre 1500 presenze, oltre 100 interventi e 11 documenti presentati. Sono le tappe del lungo percorso per riscrivere il nuovo statuto della Regione Basilicata, approdato finalmente ieri in consiglio regionale.
A ricordare i vari momenti che hanno caratterizzato il lavoro in commissione e sul territorio è stato il presidente della prima Commissione (Affari Costituzionali), Vito Santarsiero.
“Uno Statuto atteso, in quanto strumento sempre più indispensabile per la nostra comunità, che ha bisogno – ha detto Santarsiero – di una nuova rappresentazione e di un nuovo modo di essere Regione rispetto alla profonda crisi del regionalismo, alle modifiche in atto dell’assetto istituzionale del Paese. Rispetto al nuovo protagonismo che oggi l’Europa chiede ai territori, e soprattutto rispetto alle nuove sfide poste dalle profonde trasformazioni del tessuto sociale ed economico che richiedono istituzioni riformate, più moderne ed efficienti ed un rinnovato rapporto con i territori e le sue varie forme di rappresentanza”.
“Quello che approveremo – ha aggiunto Santarsiero – sarà davvero lo statuto di tutti i lucani. Uno Statuto basato su principi che impegnano “le istituzioni regionali a tradurli in politiche pubbliche per il territorio e in atti legislativi e amministrativi coerenti” e che “ruotano intorno a cinque parole chiave che tendono a raccordare l’eredità del passato, la dialettica ed i valori condivisi del presente, la prospettiva del futuro: la identità, la persona, la solidarietà, la democrazia, la sostenibilità”.
Nel dibattito è intervenuto, fra gli altri il Presidente della Giunta regionale, Marcello Pittella.
“Oggi stiamo scrivendo una importante pagina nella lunga e nobile storia della Basilicata. E riprendendo la tensione etica e responsabile dei fondatori della nostra regione, fra cui solo per citarne alcuni, Emilio Colombo e Vincenzo Verrastro stiamo consegnando ai nostri figli il nuovo statuto che mette al centro la persona e i suoi diritti fondamentali”.
Pittella ha voluto ringraziare Vito Santarsiero per il grande impegno profuso e per la ricostruzione fedele e puntuale della genesi del regionalismo e della nostra regione.
“Questa – ha detto Pittella – è per noi una straordinaria occasione per fare un’azione introspettiva, capace di non perdere di vista la memoria e il lavoro di chi ci ha preceduto, nel bene e nel male. Oggi cerchiamo di recuperare credibilità attraverso rigore morale e etica istituzionale che devono caratterizzare il nostro impegno nelle istituzioni per ridare protagonismo e centralità alla nostra regione in un tempo in cui il titolo V rischia di essere stravolto.
Questo statuto – ha aggiunto Pittella – ha la forza e la capacità di mettere la persona al centro, di valorizzare i luoghi della discussione politica e della programmazione, come il Consiglio regionale, offre strumenti di partecipazione collettiva per riavvicinare i cittadini alle istituzioni, e ci consente di avere uno sguardo europeo superando i campanili. Oggi servono meno slogan e più fatti concreti e occorre declinare il nostro impegno con maggiore responsabilità. La nostra regione, il Mezzogiorno, il Paese e l’Europa hanno bisogno di grandi cambiamenti che richiedono profondità di analisi e condivisione di metodo. Questo statuto coltiva sentimenti di solidarietà, altruismo, condivisione comprensione a cui dobbiamo ispirarci.
Questo non è il momento delle divisioni, ma del rispetto dei ruoli, di una cultura che aggrega. Altrimenti – ha concluso PIttella – non c’è statuto che tiene. Abbiamo bisogno di uno sguardo, come quello che ci dà questo statuto, capace di portare la Basilicata in Europa, di far diminuire la povertà, di creare più lavoro, di ridare linfa a una comunità che era sotto le macerie e che si sta rialzando proprio come ha fatto Matera.
Per raggiungere tutto questo occorrono fiducia e tensione etica. E un’azione comune e condivisa di cui la nostra regione, i nostri cittadini sentono davvero il bisogno”.
I lavori del consiglio regionale riprenderanno stamane. Il voto del nuovo statuto è previsto per oggi.