Alcuni libri che parlano dei diritti delle donne occupano simbolicamente un posto, nell’Aula del Consiglio regionale, in memoria delle donne vittime di ogni forma di violenza. Così, su richiesta della Commissione regionale per le pari opportunità, l’Assemblea ha voluto ricordare la “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”, istituita dalle Nazioni Unite per ricordare a tutti l’importanza della lotta contro ogni forma di violenza, fisica e psicologica, nei confronti delle donne.
“Un fenomeno che purtroppo ci riguarda da vicino – ha detto il presidente Lacorazza aprendo i lavori dell’Assemblea -, come gli episodi di cronaca dimostrano (voglio ricordare per tutti il caso di Anna Rosa Fontana a Matera) e che, in molti casi, vede le donne vittime di violenze perpetrate dentro le mura domestiche, da parte di mariti, padri, parenti. Cioè da parte di chi dovrebbe più di altri amarle e rispettarle. Questo gesto, attraverso il ‘posto occupato’ da oggetti che testimoniano simbolicamente i delitti commessi contro le donne, vuole ricordare a tutti che le donne hanno un posto importante nella società, che la differenza di genere è un valore da promuovere, che arricchisce e migliora la società. Un posto occupato simbolicamente da un libro, per dire che serve innanzitutto la cultura per combattere la violenza”.
“Per parte sua – ha aggiunto il presidente – il Consiglio regionale ha approvato un anno fa una proposta di legge, promossa dai componenti dell’Ufficio di Presidenza, che per affrontare in maniera più organica il tema della prevenzione e del contrasto della violenza di genere e sui minori, ha aggiornato due leggi regionali alle nuove normative nazionali che disciplinano il patrocinio a carico dello Stato (legge n. 38/2009 sullo stalking e legge n. 119/2013 sul femminicidio). Con il contributo della Commissione per le pari opportunità, dell’Osservatorio, di cui abbiamo recentemente nominato due componenti, e del mondo associativo impegnato su questi temi, a partire dal centro antiviolenza e dalla casa rifugio intitolata alla prima presidente della Crpo, l’indimenticata Ester Scardaccione, che in questo periodo compie i primi quindici anni di attività, credo sia possibile, su questa base, costruire una normativa organica sulla parità e contro la violenza”.
“E’ fin troppo evidente – ha concluso Lacorazza – che questo discorso, fatto in un’Aula dove attualmente non siede nessuna donna, diventa stridente e ci interroga anche sui temi della rappresentanza e sulla qualità della nostra democrazia. Ma questi temi li affrontiamo proprio oggi, dopo tanti anni, nel tentativo di riscrivere, aggiornandoli, i principi e le regole del nostro Statuto. Uno Statuto della Regione, dei cittadini, che deve indicare chiaramente il ‘posto’ occupato dalle donne”.
In occasione della giornata internazionale contro la violenza alle donne, l’associaizone “telefono donna”, ha organizzato un convegno per ricordare i 15 anni di attività in Basilicata.