La Basilicata, insieme a Molise e Abruzzo, è la regione in cui l’incidenza delle attività guidate da donne sul totale delle imprese è maggiore. Gli ultimi dati dell’Osservatorio per l’imprenditoria femminile di Unioncamere e InfoCamere sulla base dei dati al 30 settembre scorso, quindi, conferma una tendenza già in atto da tempo: 15.744 sono le imprese “in rosa” lucane, su un totale di 59.085, con un tasso del 26,65%, seconda solo al Molise.
Performance che cresce ulteriormente se si analizza il grado di penetrazione delle imprese al femminile tra quelle giovanili (guidate da under 35). Ce ne sono 1.902 in Basilicata, con un tasso di “femminilizzazione” delle imprese giovanili lucane che supera il 30% (30,03%). In questa speciale classifica, la Basilicata è terza dietro a Umbria (32%) e Abruzzo (30,41%).
«E’ il segno evidente di una condizione di protagonismo di cui le donne lucane si stanno appropriando, scoprendo nel fare impresa la leva per scommettere sul proprio futuro – sottolinea il presidente di Unioncamere Basilicata, Michele Somma – L’obiettivo adesso è intercettare questi fermenti e sostenerli, incentivando una maggiore aggregazione e strutturazione, per irrobustire la base produttiva limitando i fenomeni di mortalità».
Le preoccupazioni del presidente di Unioncamere Basilicata sono rivolti ad uno dei risvolti dei dati al 30 settembre, quello relativo alla natura giuridica delle aziende in rosa, la cui stragrande maggioranza è composta da imprese individuali (il 79,33%), con le società di capitale attestate appena intorno al 10%. Rispetto ai settori, il 39,94% delle 15.744 imprese al femminili si concentra nel settore dell’agricoltura e il 24,63% nel commercio.