“Quando i nostri ragazzi a Parigi per studio e qualcuno per lavoro, come in tante capitali europee, in queste ore hanno paura di prendere l’aereo per tornare a casa e le famiglie sono in seria apprensione vuol dire che siamo tutti sotto attacco e dobbiamo rimanere uniti e agire con determinazione e fermezza contro tutti coloro che, attraverso il terrorismo, intendono minare l’esistenza stessa della nostra civiltà”. E’ quanto sostiene Pietro Sanchirico, coordinatore regionale Italia Unica.
“Occorre più determinazione senza incertezze per la nostra sicurezza – aggiunge Sanchirico – La UE non può svolgere un ruolo rilevante nel mondo se non ha una politica di sicurezza comune. La UE deve avere una politica più chiara e forte in materia di immigrazione sia in termini di meccanismi di selezione all’entrata sia in termini di integrazione. Non può essere lasciata ai singoli Paesi che costituiscono i confini stessi della UE, l’onere e la responsabilità di “difendere” tali confini e determinare la politica d’immigrazione comune. La UE deve avere una politica più incisiva nel Mediterraneo dove mantiene un ruolo strategico positivo da svolgere e deve inoltre dotarsi di una capacità militare di intervento rapido, nel quadro NATO, disegnata sulle necessità delle operazioni di pace perché solo garantendo la sicurezza e la stabilità delle aree vicine è possibile sviluppare la cooperazione economica internazionale”.
“Non sottovalutiamo che le crisi succedutesi alla primavera araba, in particolare quelle di Tunisia e Libia, riguardano il nostro Paese in prima persona. La tratta di esseri umani, il traffico di stupefacenti che finanzia i gruppi terroristi, nonché il patrimonio energetico di queste aree, non consente ripiegamenti e, anzi, richiede un immediato maggiore impegno dell’Italia non solo come protagonista, ma in veste di attore principale. La pace nel Mediterraneo è condizione di pace e serenità per tutti i Paesi dell’altra sponda del Mediterraneo e dell’Europa”, conclude il coordinatore regionale di Italia Unica.