Era da tempo che si vociferava di un giro di prostituzione nel centro storico di Potenza. La conferma si è avuta con l’arresto di due persone, un uomo, Antonio Scavone, 40 anni, di Ruoti, e una donna, Mosquea Jiminez Milagros, 38 anni, di origine dominicana, ritenuti responsabili di aver favorito e sfruttato la prostituzione. Sulla base delle indagini condotte dalla polizia, il Gip per le Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza ha emesso nei loro confronti ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari.
L’attività si svolgeva in appartamenti del centro storico che i due indagati mettevano a disposizione di prostitute e trans, in gran parte stranieri, dai quali si facevano dare 50 euro al giorno.
Scavone e Mosquea non solo garantivano assistenza logistica a costoro ma fornivano anche tutte le informazioni utili per raggiungere il capoluogo di regione, su come pubblicizzare la loro attività con annunci su siti internet e assicuravano anche la presenza di un legale in caso di necessità (lo avrebbe fatto Scavone con un messaggio inviato ad una delle prostitute).
Insomma una vera e propria “agenzia” che, da quanto emerso dalle indagini, avrebbe fruttato a Scavone e Mosquea parecchio danaro. La donna ha dichiarato ad una sua connazionale di guadagnare oltre quattromila euro al mese.
Gli appartamenti che i due indagati mettevano a disposizione sono ubicati in diverse zone della città. Alcuni su vie principali, quali via Mazzini e viale Marconi. Appartamenti presi in fitto senza regolare contratto, ragion per cui alcuni proprietari sono stati segnalati alla magistratura per favoreggiamento.
L’operazione della polizia, definita “Casale”, ha preso il via dalle segnalazioni di alcuni inquilini di condomini, insospettitisi per lo strano movimento che si registrava. La capillare attività investigativa avviata ha consentito di fare piena luce su questo mercato della prostituzione che appare più fiorente di quanto si possa pensare, non foss’altro perchè ai clienti venivano sempre garantite ragazze, sostituendo con nuovi arrivi quelle che andavano via.
A gestire questo traffico sarebbe stata, sempre sulla base di quanto emerso dalle indagini, soprattutto Mosquea.