La notizia è stata ufficializzata durante l’assemblea dei parlamentari Pd. Con Vincenzo Folino, lasciano il partito Alfredo D’Attorre, Carlo Galli.
“In un partito che vuole governare con l’inedita alleanza di prefetti, commissari e tecnocrati io non ci posso rimanere. Con tutto il rispetto, me ne vado”. Così Vincenzo Folino motiva la sua scelta di abbandonare il gruppo parlamentare del Pd. “Lasciamo stare le battute di Renzi, che sono un arma di distrazione di massa. E stiamo al tema: io – afferma Folino – sono stato eletto per realizzare un programma di centrosinistra, e invece se ne sta attuando un altro, neocentrista, che non condivido in molti punti. Un programma che non fa molto per modificare la deriva indicata in questi giorni da più parti, ed anche dall’autorevole voce di Alfredo Reichlin, con la seguente espressione: ‘I mercati comandano, i tecnici governano e i politici fanno annunci in tv’. Ecco, appunto. E la politica?”.
“In un partito che vuole governare con l’inedita alleanza di prefetti, commissari e tecnocrati io non ci posso rimanere. Con tutto il rispetto, me ne vado”. Così Vincenzo Folino motiva la sua scelta di abbandonare il gruppo parlamentare del Pd. “Lasciamo stare le battute di Renzi, che sono un arma di distrazione di massa. E stiamo al tema: io – afferma Folino – sono stato eletto per realizzare un programma di centrosinistra, e invece se ne sta attuando un altro, neocentrista, che non condivido in molti punti. Un programma che non fa molto per modificare la deriva indicata in questi giorni da più parti, ed anche dall’autorevole voce di Alfredo Reichlin, con la seguente espressione: ‘I mercati comandano, i tecnici governano e i politici fanno annunci in tv’. Ecco, appunto. E la politica?”.
“Io avevo aderito al Pd – aggiunge ancora Folino – con la speranza che da due grandi culture politiche del Novecento, che hanno fatto la democrazia italiana, potesse nascere un moderno partito ispirato ai valori del lavoro, dell’uguaglianza e della libertà, e invece, dopo l’esito delle elezioni politiche del 2013, ma soprattutto con l’avvento di Renzi, che pure avevo salutato positivamente per la carica innovatrice che sembrava esprimere, bisogna prendere atto che il Pd si è definitivamente posizionato sull’ipotesi centrista, e i tentativi di contrastare questa deriva da parte della sinistra interna appaiono tutt’altro che credibili.
Per questo me ne vado, o meglio resto dove sono sempre stato, nella sinistra democratica e che in Basilicata e in Italia ha ancora molto da dire. Non è stata una scelta facile, – conclude – perché ci sono vicende politiche vissute per tanti anni con gli amici ed i compagni di sempre. Con alcuni, oggi, ci dividiamo. Opereremo su fronti diversi. Spero sinceramente che un giorno sia possibile incontrarci di nuovo”.
Sabato 7 novembre prossimo al teatro Quirino i tre parlamentari, oltre a Folino, come dicevamo, hanno lasciato il Pd Alfredo D’Attore e Carlo Galli, avvieranno un nuovo percorso a sinistra.