Si dovrà rifare il processo nei confronti dell’ex presidente del Consiglio regionale, Prospero De Franchi, dei vice Franco Mattia, Franco Mollica e Giacomo Nardiello, che la Corte di Appello di Potenza, confermando la sentenza di primo grado, aveva condannato per truffa e falso.
Come si ricorderà, erano stati ritenuti responsabili di aver incassato rimborsi per la benzina, sebbene spesso avessero utilizzato appartamenti a Potenza per pernottare.
Il rinvio alla Corte di Appello di Salerno degli atti processuali è stato disposto dalla Cassazione, ritenendo – a quanto è dato sapere – la sentenza emessa in secondo grado a Potenza inficiata da una erronea interpretazione del concetto di residenza.
“Attendiamo di leggere gli atti prima di esprimere alcun giudizio” ci ha detto al telefono il consigliere regionale, Franco Mollica.
Alla loro condanna si giunse a conclusione dell’inchiesta su rimborsopoli, condotta dagli agenti della mobile di Potenza, coordinati dal pm Henry John Woodcock, la prima a scoprire nel 2009 lo scandalo dei rimborsi riconosciuti a consiglieri regionali.