“Il manifesto della Basilicata”: così il presidente della Giunta regionale, Marcello Pittella, ha più volte definito il programma delle attività che la Regione intende mettere in campo e che si andranno a presentare nel cosiddetto Piano per il Sud.
Lo ha illustrato intervenendo in consiglio regionale. Un lungo discorso, il suo, spaziando fra una serie di argomenti e tematiche che sono destinati a caratterizzare gli asset strategici “che collocheranno la Basilicata in una dimensione che guarda al Mediterraneo e all’Europa”.
Un piano di sviluppo della Basilicata, sul quale il presidente ha invitato tutte le forze politiche “a lavorare e a riflettere”, che sia in grado di individuare “le iniziative politiche e programmatiche da consegnare ai lucani come cifra della capacità di governo”, partendo dai punti di forza e di debolezza, dalle strade che si sono intraprese – a partire dalla “digitalizzazione che vede la Basilicata prima in Italia insieme al Friuli” – e dalle sfide che si possono intraprendere.
Pittella ha parlato di “asset strategici per temi ed automatismi importanti” in una regione “con piccoli numeri, ma che proprio da quei piccoli numeri può ripartire per qualificarsi”. Il presidente ha ricordato “che si era partiti, nel 2013, da condizioni non semplici, in una società fragile e spossata da una controproducente austerità”. “Oggi – ha evidenziato il governatore lucano – si sta assistendo ad una ripresa, e migliorano le aspettative del comparto industriale, grazie anche alle politiche messe in campo dalla programmazione regionale.
Per Pittella, la vera ripresa dovrebbe materializzarsi entro il 2016: nel frattempo gli occupati sono aumentati di settemila unità, e non solo per la Fca-Sata, ma anche per la crescita dei comparti del commercio e del turismo, trainati da Matera 2019.
Siamo di fronte – ha detto ancora – ad un’inversione di tendenza, a timidi segnali di ripresa che stiamo provando a determinare in questa nostra azione politica”. Le coordinate lungo le quali l’amministrazione regionale intende sviluppare la propria azione di governo sono riconducibili attorno ad una serie di linee strategiche e di aree di intervento, tutte contenute in un corposo documento che è stato consegnato ai consiglieri regionali e che Pittella ha ripercorso in maniera sintetica ma incisiva.
Vediamole quste linee strategiche.
Potenziamento delle infrastrutture materiali e immateriali, tenuta della coesione sociale e territoriale, sanità, impresa, innovazione tecnologica, risorse naturali, tutela dell’ambiente e del territorio, risparmio energetico, banda ultralarga, agricoltura: tutto si interseca nelle proposte che verranno presentate al governo nazionale, e tutto va ad avvolgere il Patto per Matera 2019-Basilicata 2019.
“Il dibattito che seguirà nei prossimi giorni – ha spiegato il governatore – si caratterizzerà per la qualità delle proposte che faremo, e che il governo nazionale deciderà se accogliere o meno”. Nell’ambito del Manifesto per la Basilicata, che andrà a confluire nel Piano del governo nazionale per il Sud, Pittella ha individuato cinque linee strategiche: “società connessa e competitiva; società della conoscenza e delle competenze; società dello sviluppo compatibile e duraturo; società coesa e della cittadinanza; società ben governata”. “Dobbiamo avere la volontà di farci misurare – ha messo in chiaro il presidente Pittella – rispetto alla nostra qualità amministrativa”.