Intervista al presidente delle Ferrovie Appulo Lucane, Matteo Colamussi sui nuovi interventi dell’azienda in Basilicata.
D: Presidente Colamussi, i lavori per realizzare il sottopasso di via Angilla Vecchia a Potenza sono iniziati da alcuni giorni. Si dà concretezza ad un progetto avviato da tempo d’intesa con l’Amministrazione Comunale e sollecitato dai cittadini, ai quali le Fal intendono dare risposte concrete. Cos’altro è previsto e i tempi di attuazione?
R: Ritengo che il progetto porterà una vera e propria rivoluzione copernicana sul territorio della città di Potenza perché con la eliminazione dei passaggi a livello uniremo finalmente la città, decongestionandola dal traffico e portando la circolazione ferroviaria nella massima sicurezza e con un altissimo livello di tutela ambientale. Offriremo ai cittadini di Potenza un servizio metropolitano dinamico, confortevole e al passo coi i tempi che già oggi, con l’immissione in servizio dei nuovi treni, consente di viaggiare in modo più moderno.
D: Lei ha definito il progetto “la più grande opera ferroviaria degli ultimi cinquant’anni a Potenza”. E’ la conferma di una particolare attenzione verso la città capoluogo di regione?
R: Conferma che è in atto, da parte di FAL, un vero e proprio processo di ammodernamento che stiamo portando avanti con il sostegno della Regione Basilicata, tramite l’utilizzo di fondi comunitari e, in questo caso, anche grazie alla lungimirante visione trasportistica dell’Amministrazione Comunale. Questo progetto va ad inserirsi in un quadro di moltissime opere infrastrutturali e di rinnovo del parco mezzi (bus e treni) che FAL stanno attuando sia in Puglia, sia in Basilicata.
D: Del sottopasso di via Angilla Vecchia si è iniziato a parlare dal 2009. Un contributo progettuale alla realizzazione dell’opera è giunto in questi anni dall’omonimo circolo culturale. Quanto di quella proposta è stata recepita dall’attuale progetto che si andrà a realizzare?
R: In realtà se ne parla dal 2008. Peraltro per un 2° lotto funzionale di questa opera, le Fal, insieme all’Amministrazione Comunale dell’epoca, con il proprio progetto si classificarono terze a livello nazionale (prima città al Sud dopo Milano e Bologna) per attingere a finanziamenti che purtroppo oggi potrebbero essere a rischio a causa del troppo tempo trascorso. Malauguratamente, infatti, la gara del 2° lotto che stiamo realizzando oggi, ha visto oltre 2 anni di ricorsi giudiziari tra imprese concorrenti, che ci hanno impedito di cantierizzare prima i lavori. L’opera prevede almeno un anno di lavori, ma cercheremo di recuperare più tempo possibile per consegnarla quanto prima, nel nostro interesse e soprattutto nell’interesse della Città di Potenza.
D: In tema di proposte che giungono dai cittadini della zona e dallo stesso circolo “Angilla Vecchia”, una riguarda la variante al progetto dell’amministrazione comunale relativo al sottopasso di rione Mancusi. Sarà tenuta presente nella stesura definitiva del progetto stesso?
R: Sulla proposta del Circolo culturale, laddove ci saranno le condizioni, faremo di tutto per recepirne e condividerne i contenuti, in un confronto con l’utenza che è diventato ormai caratterizzante della nostra attività
D: Da Potenza a Matera, presidente. Dalla Città capitale della cultura 2019 giungono nuove sollecitazioni per un potenziamento dei collegamenti Fal tra Matera e Bari, proprio in vista dell’importante e storico appuntamento. Che impegni intende assumere l’azienda per dare una risposta a queste legittime aspettative?
R: Da circa un mese abbiamo aperto il primo cantiere del raddoppio fra le stazioni di Bari – Scalo e Bari – Policlinico; entro fine anno contiamo di aprire anche il cantiere per il raddoppio della tratta Palo – Modugno, città questa in cui da due mesi abbiamo avviato un altro cantiere per l’interramento della stazione. E’ nostra intenzione realizzare un raddoppio lineare fino a Grumo, poi un raddoppio selettivo. Allo stesso tempo su questa tratta stiamo rinnovando oltre il 50% della linea, stiamo recintando parte del percorso e, soprattutto, abbiamo installato un sistema CTC che consente di controllare automaticamente e a distanza l’apertura e la chiusura dei passaggi a livello, il che rende la linea più sicura. Il nostro obiettivo, al termine del raddoppio, è quello di percorrere la tratta Matera – Bari in soli 55 minuti. Ad oggi la nostra storia recente dimostra che agli annunci facciamo sempre seguire i fatti. Ci auguriamo che entrambe le Regioni interessate, Puglia e Basilicata, ci mettano a disposizione i fondi necessari per avvicinare ancora di più Matera all’Europa.