E’ ufficialmente stato costituito, questa mattina a Potenza, il Comitato Promotore del Gruppo Operativo PEI (Partenariato Europeo per l’Innovazione) “AgriGO Basilicata”. Ne fanno parte Coldiretti Basilicata, nelle persone di Pier Giorgio Quarto (Presidente) e Gennaro Mecca (Consigliere); H-Rural s.r.l. nella persona di Giovanni Samela (Direttore); EXO Soc. Cons. a r.l. nella persona di Fausto Villani (Presidente); Renovo srl nella persona di Giuseppe Maria Filippi.
Il Comitato Promotore, nel dichiararsi uno strumento concreto a supporto della competitività e dello sviluppo sostenibile in agricoltura, ha sottolineato che al centro dell’attenzione ci saranno le imprese agricole e temi quali le innovazioni varietali e introduzione di nuovi modelli colturali, la mitigazione degli impatti ambientali connessi con la pratica agricola e tutela delle risorse idriche, la gestione virtuosa degli scarti e dei rifiuti agricoli, la mitigazione degli impatti ambientali derivanti dalle attività estrattive, a tutela delle pratiche agricole e della zootecnica d’eccellenza, la fitopatologie e lotta integrata, la tutela della biodiversità. Particolare interesse verrà indirizzato verso l’individuazione e la promozione delle proprietà nutraceutiche delle produzioni, correlate sia al segmento primario sia a quello della trasformazione, l’integrazione delle realtà produttive e il consolidamento delle logiche di filiera, ma anche l’innovazione e l’organizzazione del segmento logistico, potenziando la caratterizzazione dei territori e delle aree rurali in funzione della loro naturale vocazione agricola e curando lo sviluppo di attività di trasformazione e di servizio in grado di rafforzarla e di favorire la permanenza antropica e lo sviluppo.
Le azioni, che dovranno essere sviluppate in armonia con le priorità dello sviluppo rurale e degli obiettivi trasversali posti in evidenza dall’Unione Europea (ambiente, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, innovazione), troveranno ispirazione nelle priorità individuate dal PSR 2014-2020.
Il metodo di lavoro, è stato poi sottolineato, sarà multidisciplinare e inclusivo rispetto a tutti i contributi che potranno arrivare dall’Ateneo Lucano, dai Centri di ricerca presenti sul territorio, ma anche da organismi di ricerca pubblici e privati, professionisti in campo agronomico, agroalimentare, ingegneristico e informatico, organizzazioni di categoria ed ogni altro attore della filiera agricola.