Una rappresentazione che viaggiando sul filo della memoria, regalerà agli spettatori l’indelebile ricordo del confino di Carlo Levi e della straordinaria e decisiva esperienza vissuta in Basilicata, “terra scura, senza peccato e senza redenzione”.
Suoni, immagini e atmosfere in uno spettacolo che nasce e prende forma tra le pietre e i colori di Aliano, luogo di memoria, testimone di una storia accantonata, simbolo e metafora di un’altra umanità.