Scopo del tavolo sarà quello di mettere a punto una serie di strumenti, anche urgenti, da utilizzare sistematicamente in corrispondenza di fenomeni che provocano danni, come quelli di questi giorni, negativi per le attività agricole ma non annoverabili tra le calamità naturali.
L’assessore Braia, supportato dalla struttura tecnica dipartimentale coordinata dal dirigente generale Oliva e dall’Autorità di Gestione del Programma di sviluppo rurale (Per) Restaino, ha ascoltato le richieste dei responsabili delle organizzazioni agricole per meglio intervenire nel contrasto ai danni alle produzioni che con sempre maggiore frequenza, anche a seguito dei mutamenti climatici, si verificano nelle aree rurali produttive.
Tra i solleciti all’Ente Regione sono stati segnalati la pulizia dei canali di scolo gestiti dai Consorzi di bonifica per favorire il regolare deflusso delle acque, l’incentivazione per accedere alle assicurazioni attraverso un incremento delle quote di contribuzione pubblica, una campagna di comunicazione per chiarire meglio agli agricoltori i vantaggi delle assicurazioni, l’immediato intervento degli uffici dipartimentali laddove si riscontra un danno, una gestione della disciplina forestale in un’ ottica di difesa territoriale a vantaggio del settore agricolo e al tempo stesso l’attivazione di specifiche misure che vedano le imprese agricole direttamente beneficiarie di interventi di sistemazioni idraulico – agraria.
Dal canto suo l’assessore Braia ha dichiarato l’importanza che in futuro dovrà avere uno specifico fondo mutualistico da istituire a tutela del reddito agrario, della possibilità di studiare misure per incrementare sino ad un 10% il contributo pubblico (oggi previsto al 65%) per stipulare le polizze, nonché la verifica di forme per rendere meno oneroso l’accesso agli strumenti Condifesa e fare in modo di anticiparlo totalmente al fine di incrementare quella percentuale di assicurati del 12% che è ben poca cosa rispetto al 60% del Centro Nord.
Ha ricordato, inoltre, che la Regione ha accelerato le procedure per chiedere tutto il sospeso giacente e quindi chiuso la liquidazione delle pratiche sulle calamità del 2005. Per quelle del 2011 e 2013 la chiusura è prevista per febbraio 2016. Per il futuro, l’esponente della Giunta regionale ha sottolineato che nel prossimo Psr il tema delle calamità è stato posto all’attenzione dell’ Ue (Unione europea). Sull’argomento ci saranno adeguati approcci con azioni tese ad approntare gli strumenti finanziari messi in campo dall’Ue per andare incontro sia alle esigenze degli operatori agricoli sia a quelle dei consorzi di difesa.
In questo ovviamente ci si dovrà relazionare sia con quanto è previsto dalla normativa nazionale sia con quella regionale, quest’ultima potrà essere rivista in merito alle valutazioni che saranno fatte da tavolo costituito e dovrà tenere conto delle nuove emergenze. Per quanto riguarda la pulizia dei canali è un problema che andrà affrontato con i lavori periodici fatti anche in economia.
Da ultimo si è fatto cenno anche alle nuove tecnologie di prevenzione delle calamità.
“Tutte le decisioni in merito alla delicata questione- ha quindi concluso Braia- dovranno comunque essere discusse nel tavolo tecnico per la gestione dei rischi che sarà composto da Regione, organizzazioni agricole e consorzi di difesa e che deciderà le strategie per affrontare di volta in volta le emergenze e le calamità”.