Alla luce di questo, ci sentiamo di condividere quanto, in un comunicato stampa, sostiene Fabio Dapoto, coordinatore cittadino di Potenza di Italia Unica (dinanzi a questi problemi non ci sono steccati politici che tengano – n.d.r.) il quale, esprimendo la sua personale perplessità su iniziative repressive, quali la chiusura per un anno di tutte le discoteche, annuncia che i Giovani d’Italia proporranno incontri con gestori di discoteche e locali e soprattutto con quanti li frequentano per capire cosa può fare la politica “senza ricorrere a proposte strambalate o comunque all’insegna del proibizionismo”.
Per fare questo vanno coinvolti – precisa Dapoto – i Ministeri della Salute e della Pubblica Istruzione per spiegare gli effetti di droghe ed alcool, per vincere la “cultura dello sballo facile” e per affermare che se è vero che c’è la MalaMovida, da contrastare in tutti i modi, bisogna capire che spesso essa catalizza patologie che nascono anche per ragioni che le sono indipendenti, di tipo sociale e culturale; tra queste, centrale è un rapporto malsano con il consumo di alcolici, che coinvolge in modo intenso anche gli adolescenti, età di per sè problematica.
Alcuni dei dati relativi al loro rapporto con l’alcol e con alcuni comportamenti trasgressivi e dell’eccesso sono da allarme sociale e – conclude Dapoto, il quale ricorda che per fortuna c’è anche la buona Movida – richiedono un soprassalto di responsabilità collettiva e coordinata, che, partendo dalle famiglie e dalla scuola, arrivi a coinvolgere i presidi territoriali che intercettano gli adolescenti nell’esercizio di alcune attività che sono concretamente propedeutiche al dispiegarsi di scelte orientate alle culture dell’eccesso e dello sballo. E con la riapertura delle scuole è proprio da lì che bisogna cominciare”.