Un appuntamento con i giornalisti per lanciare la campagna “Si cambia! Metti la firma”, iniziativa finalizzata all’abrogazione degli art.35 e 38 del decreto Sblocca Italia, nelle parti relative alle trivellazioni in terra e in mare.
Non è più il tempo dell’indecisione e dell’ambiguità. La politica – sostengono i giovani del Pd di Basilicata – non può più permettersi tatticismi stantii ed incomprensibili, soprattutto quando si occupa di temi così delicati e sentiti quali quelli legati alle estrazioni petrolifere ed alle questioni ambientali, più in generale.
Per queste ragioni, e perché oggi più che mai e’necessario ricostruire il senso della partecipazione democratica attraverso il voto, vista la profonda crisi della democrazia rappresentativa, decidiamo di sostenere il referendum abrogativo degli articoli 35 e 38 dello “Sblocca Italia”.
Siamo perfettamente consapevoli – ribadiscono i giovani del Pd – che l’iniziativa referendaria parta dal movimento di Civati. Tuttavia, a differenza delle consolidate abitudini della vecchia politica, riteniamo andare oltre queste logiche e stare nel merito della proposta.
Nei prossimi giorni i Giovani del Pd di Basilicata promuoveranno banchetti ed iniziative nei vari comuni lucani, sia per raccogliere sottoscrizioni che per provare a ragionare insieme con i nostri conterranei su modelli di sviluppo alternativi.
A Montegrosso, dove si è tenuta la conferenza stampa, la situazione è in evoluziobe e questo preoccupa l’opinione pubblica.
La Rockhopper Italia SpA, subentrata alla MedOil Gas, ha ottenuto, infatti, dall’Autorità di Bacino Interregionale il permesso di realizzare degli interventi di consolidamento e di monitoraggio La zona, classificata a rischio idrogeologico massimo (R4), viene così in parte riclassificata in areale bonificato (Rb), in modo da consentire alla compagnia di effettuare nuovi lavori, finalizzati, per sua stessa ammissione, alla perforazione già nel 2016 cosi come scrivono sul sito.
.