A provocarla le lungaggini burocratiche nel rilancio dei documenti necessari per il riconoscimento di rifugiato politico.
A far scattare l’allarme è stato la protesta di sabato scorso nel centro di prima accoglienza rotte sedie, diventi tavoli e tentato di incendiare alcuni rovi).
Il sindaco di Chiaromonte, Valentina Viola, ha scritto al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per chiedere la riduzione a 40 degli immigrati ospitati, come tra l’altro previsto dal bando del maggio scorso. Alcuni ritardi non ne hanno consentito l’attuazione e gli ospiti rimangono 70, sulla base di un precedente accordo con la Prefettura.
A sentire il sindaco Valentina Viola ,il numero elevato di ospiti nel centro determina una situazione che facilmente può denerare. Di qui l’esigenza che s’intervenga quanto prima per restituire serenità tra i cittadini che, sebbne ospitali, sono alquanto preoccupati per l’eccessiva presenza di immigrati.