Anche l’estate 2015 ha riproposto il tema dei bambini della Bielorussia che giungono in Basilicata per trascorrere, presso famiglie di lucani, un periodo di vacanze.
Il loro è un arrivo festoso, accompagnato dall’entusiasmo delle popolazioni che li ospitano con grande amore. Sicchè se fosse possibile fare in modo che questi bambini possano rimanere più a lungo in Basilicata sarebbe senz’altro una scelta intelligente e umana. Una dimostrazione di affetto e di solidarietà da parte della nostra gente.
Questo il punto di vista del Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Vincenzo Giuliano, che ha fatto un passo anche nei confronti del garante nazionale con l’intento di riuscire a dare certezze a questi bambini, spesso figli o nipoti di chi ha vissuto in prima persona la tragedia di Cernobyl.
Trattative sono in corso con le Ambasciate della Bielorussia e dell’Ucraina in Italia per superare aspetti amministrativi ma anche attinenti all’intera organizzazione per il prolungamento del soggiorno dei bambini in Italia.
“Un obiettivo del genere – osserva il prof. Giuliano – ha un valore sociale altissimo, specie se si considera che gli effetti del terribile disastro nucleare di Chernobyl non sono ancora superati, mentre la scienza non riesce ancora a dare garanzie sufficienti in ordine alla sicurezza di centrali nucleari sparse in tutta Europa. I bambini di Cernobyl sono un simbolo da non trascurare affatto.”