E’ riservato a giovani laureati triennali e magistrali in discipline scientifiche, economiche e giuridiche che vogliano acquisire competenze nel campo della sicurezza e controllo ambientale e degli aspetti economico-gestionali del settore petrolifero. Il Master si rivolge inoltre a professionisti, dipendenti pubblici e privati, che vogliono ampliare e approfondire le loro competenze in questo specifico settore.
Il Master, articolato nei due curricula:
- “Safety and environmental technologies”
- “Project management and market regulation”
Si propone di formare figure professionali altamente specializzate nei settori della sicurezza e del monitoraggio ambientale, ovvero nel project management, nella giurisprudenza e fiscalità collegate alla filiera petrolifera, da inserire in aziende del settore petrolifero, in imprese ambientali ed energetiche e in amministrazioni pubbliche. Il bando con le modalità d’iscrizione sarà pubblicato nel mese di settembre: sono 30 i posti disponibili (15 per ogni curriculum).
Le lezioni cominceranno a gennaio 2016, e termineranno tra giugno e luglio. Seguirà il periodo di stage in azienda. Durante il percorso didattico sono previste verifiche di apprendimento al termine di ogni modulo didattico e, per il rilascio del titolo, è prevista una discussione finale del project work elaborato durante lo stage aziendale.
Il Corso ha un costo di diecimila euro, ma per i residenti in Basilicata (purché disoccupati) la Regione metterà a disposizione dei voucher che copriranno l’intero importo.
Con questo Master, nato dalla collaborazione tra Unibas, Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione, Fondazione Eni “Enrico Mattei” e Assomineraria si vuole colmare – è stato detto nel corso della conferenza stampa dal Prorettore Vicario dell’Ateneo lucano, Michele Perniola, dal coordinatore del Corso, Stefano Superchi, presenti l’assessore regionale all’ambiente, Aldo Berlinguer, e la rappresentante della Fondazione “Mattei”, Tiziana Perri – un’importante lacuna formativa in Basilicata, ricca di risorse d’idrocarburi, ma finora mancante di figure specializzate che possano trovare impiego nel settore dello sfruttamento di tali risorse. Settore che richiede competenze altamente specializzate in diversi ambiti del processo produttivo.
Di particolare interesse sono le professionalità in grado di affrontare e gestire problematiche legate alla sicurezza e all’impatto ambientale dell’attività estrattiva, così come quelle connesse alla gestione economica della filiera petrolifera. Tali figure professionali verranno formate dal Master universitario in Idrocarburi e Riserve, che si avvale delle specifiche competenze nel settore dei docenti dell’Università della Basilicata, dell’apporto di docenti di alta qualificazione provenienti dall’Università di Bologna, dall’Università Bocconi, dal centro ricerche Nomisma Energia, nonché di specifiche competenze tecniche provenienti dall’amministrazione regionale, da Eni e altre compagnie del settore Oil & Gas.
Particolare valore aggiunto del Master è la sua collocazione in un contesto territoriale con caratteristiche uniche in Italia e in Europa. Infatti, la presenza in Basilicata dei principali giacimenti continentali europei e di numerosi impianti di estrazione e trattamento del petrolio connessi con tali giacimenti, offre la possibilità di avere a disposizione un “campo scuola” nel quale tutte le problematiche trattate nel Master trovano pratica e diretta applicazione. Ciò consentirà ai partecipanti al Master di effettuare stage in diverse aziende impegnate nella filiera petrolifera. Il corso di Master ha durata annuale con frequenza obbligatoria all’80% e almeno del 75% per ogni singola unità didattica, compreso il periodo di stage. Le lezioni, all’occorrenza in lingua inglese, si svolgeranno nell’Università degli Studi della Basilicata (Campus di Macchia Romana – Potenza) ed eventualmente nella sede dell’Osservatorio Ambientale della Val D’Agri (Corso Vittorio Emanuele II, 3, Marsico Nuovo, Potenza).
“Si tratta di una specializzazione importante per gli studenti e per il nostro territorio – hanno detto i professori Perniola e Superchi – e sarà fondamentale anche il coordinamento con la Fondazione Mattei, le aziende e la Regione, in particolare per i voucher che aiuterà i futuri iscritti”.
Per l’assessore Berlinguer “il Master è un traguardo cruciale, anche perché uno dei nodi del tema petrolio è proprio quello della conoscenza, con lacune da colmare a tutti i livelli, e ci sono margini per poterlo fare, a partire proprio da questa offerta didattica, che mette l’Unibas all’avanguardia”.
Un progetto in piena sintonia con la mission della Fondazione “Mattei” che ha messo al centro della propria attività gli studi ambientali ed energetici, come ha ricordato Tiziana Perri.