Spopolamento, petrolio, infrastrutture, lavoro, Partito democratico e ambiente, i temi più dibattuti. Ma tanti altri ancora.
Restare in Basilicata o fuggire? Questa la prima domanda. “Tra ‘restanza e fuganza – ha esordito Pittella – c’è’ tornanza’. I nostri giovani debbono formarsi fuori se vogliono. Non mi iscrivo al partito di quelli che devono restare a tutti i costi. Noi dobbiamo mettere a disposizione le risorse, i giovani così possono tornare. C’è un salto di qualità culturale. Questa terra deve essere inclusiva e multiculturale, che non ha un confine è un perimetro. Siamo balcone sull’oriente. Abbiamo la cultura dell’accoglienza. Recuperiamo un posizionamento nell’Europa e nel Mediterraneo”.
Poi il tema Infrastrutture. “Nessuna passerella, nei giorni scorsi ma un incontro operativo con il ministro Delrio” ha detto Pittella.Con il rappresentante del Governo, lo ricordiamo, si è parlato di rete ferroviaria e rete stradale: accelerazione verso Salerno su ferro. Possiamo guadagnare 45 minuti sui tempi di percorrenza dal 2001 al 2012 non c’è stata purtroppo una parabola ascendente per le infrastrutture. La linea ferroviaria Matera-Ferrandina non ha senso oggi, ha affermato Pittella. Però – ha precisato – serve collegare Matera a Bari e completare la Bradanica che apre verso Potenza e la Puglia. Oggi serve adeguare la Basentana, colonna vertebrale della regione che va da Contursi a Metaponto. Servono 300 milioni. Il ministro ci contatterà a breve e ci vedremo in autunno. Faremo un cronoprogramma e valuteremo la nostra quota di cofinanziamento con i fondi strutturali e una parte dell’Ires che ci deriva dalle tasse sulle estrazioni petrolifere che pagano le compagnie e che il governo nazionale ci riconosce”.
Sul tema del lavoro Pittella ha spiegato che “è evidente che la denatalità ha alla base la sfiducia e l’insicurezza. Noi dobbiamo lavorare per avere maggiore sicurezza. Dobbiamo fare un’ informazione necessaria. C’è un terzo tentativo che le nostre città si riempiano anche con persone non nate necessariamente in Basilicata.
Io sono vocato all’ottimismo della volontà e dico che dobbiamo scrollarci di dosso le negatività e la tristezza. In un anno e tre mesi che sono presidente sono nati 7000 posti di lavoro. La Fiat ne ha creati 2000 posti, gli altri 5000 vengono da altrove. Matera ha un 8,7 per cento in più sul turismo e questo crea posti di lavoro. Capisco la prudenza dei sindacati, ma a essere disfattisti ce ne passa”.
Sul tema energia ed estrazioni petrolifere il governatore ha detto che “non si può impedire a chi fa investimenti energetici nelle regole di poterle fare. Fino ad un certo numero di kw si può, lo consente la legge. Quanto al petrolio la posizione ufficiale della Regione è che oltre 154.000 barili al giorno non si può andare. Attualmente Eni ne estrae 80.000 su una concessione di 104.000. Ci sono patti notarili del 1998 con Eni e nel 2006 con la Total che non è ancora partita che prevede una estrazione al giorni di 50.000 barili. Non andremo oltre. Per il resto abbiamo respinto tutto. Noi le trivelle nel mar Jonio non le vogliamo. Abbiamo già dato ed ora otteniamo grazie al 30 per cento dell’Ires un gettito in dieci anni pari a 2 miliardi di euro. Il governo ci ringrazia per quello che diamo e ci restituisce dignità. Poi c’è la storia del bonus carburante che fino ad ora è stato erogato ad ogni patentato senza distinzione di censo. Abbiamo cambiato la legge perequando il bonus carburante in base al reddito. Per gli anni a venire invece abbiamo convertito – h ricordato Pittella – quelle risorse dando 500 euro al mese ai bisognosi che rispondono a un bando dimostrando con l’Isee il bisogno reale del contributo. Per il Copes andremo avanti in proroga fino a nuova graduatoria”. Rispondendo alla domanda di Sammartino circa le voci su concessione estrattiva petrolifera in contrada Montegrosso a Potenza, Pittella ha sgomberato subito il campo da equivoci. “Consegno un messaggio di tranquillità assoluta per Montegrosso. C’è una procedura archiviata. La società deve rettificare perché fa un allarmismo procurato. Noi non daremo alcuna concessione. Oltre i 154.000 barili al giorno come ho detto, non andiamo”.
Il direttore di Panorama ha chiesto ancora a Pittella se ritenesse di avere meno consenso rispetto al passato. Quest’ultimo ha risposto affermando che “l’approccio alle riforme non ti consegna il consenso. Senza dubbio vado verso le riforme, ho bisogno del tempo necessario per invertire il consenso. Per farmi comprendere. Se stiamo al rapporto uno a uno, non andiamo da nessuna parte. I consorzi di bonifica ad esempio li ho commissariati. Io cambio corso mi fletto e seguo guidando nuovi processi. Sono stato eletto in un percorso complicato. Proprio per rompere con il cliché del passato”.
Alla domanda politica circa sul Partito democratico il presidente della Regione ha detto “farò un’analisi nei prossimi giorni. La verità che abbiamo nel partito due idee diverse. Esiste un partito che non ha più tessere, fatto di gente senza storia politica. Il Pd è quello che discute e decide non quello che preconfeziona tutto. Non si può più pensare che ci sia la guerra nella foresta giapponese. L’editto Epifani non esiste più. Esiste un partito che è l’astensionismo. Poi il voto grillino è in aumento, come la sovraesposizione di Salvini. A mio avviso il Pd deve essere più presente sul territorio se no rischia di essere solo Renzi centrico”. Mulé ha chiesto poi un parere sulla questione romana. “Marino deve andare avanti – ha detto Pittella – se ha la maggioranza, perché é una persona seria. Il ricorso alle urne è troppo semplicistico. Però deve decidere che le cose che dice deve farle”.
Poi l’edilizia scolastica. “Il governo nazionale ha dato circa 15 milioni di euro per l’edilizia scolastica. Attendiamo l’intesa con il ministero per consentire a province e comuni di accendere il mutuo e andare avanti. Poi c’è il progetto del governo Renzi sulle aree interne Collina materana e Pollino Senisese. Anche da lì possono derivare risorse importanti”.
Sul patto di stabilità Pittella ha spiegato che “c’è stata una battaglia con il governo che ci ha consentito di spendere 50 milioni di euro per pagare le imprese in deroga al patto di stabilità. Poi è stato introdotto il pareggio di bilancio così si può spendere ogni tre mesi ciò che si incassa”.
Sulla vicenda Arpab ha spiegato “abbiamo approvato il bilancio e stiamo verificando con il revisore dei conti la situazione generale. L’Arpab ha bisogno di investimenti strutturali. In Basilicata non abbiamo strumentazioni nostre per misurare i livelli di diossina. Ora stiamo predisponendo 10 milioni di investimento all’Arpab per comprare le attrezzature necessarie. Ho chiesto che Arpab con Dipartimento ambiente, Ispra e Ministero della salute, facciano un tavolo comune. Intanto il Fatto Quotidiano ha ucciso la Basilicata con un articolo in cui si parlava di inquinamento nel mare a San Basilio. Cosa non vera e dimostrata. Io non ci sto. Le verifiche le fanno i soggetti preposti. Chi sbaglia va perseguito”.
Sul tema cruciale dell’immigrazione, Pittella ha detto che “Matera ad esempio, è una città multiculturale. Pertanto come dice Papa Francesco, come possiamo noi lasciare in mare donne e bambini? Stiamo facendo una battaglia in Europa, ma non me la sento di iscrivermi al partito di Salvini”. Sulla digitalizzazione e comunicazione open data il governatore lucano ha affermato che “oggi ci sono dati sul sito dell’ente che prima non c’erano”.
E sulla bonifica della Valbasento ha puntualizzato sul fatto che “quando mi sono insediato nessuno dei dieci progetti di bonifica sui siti di interesse nazionale era stato redatto”.
Circa il tema della salute Pittella ha spiegato rispondendo ad una specifica domanda di un cittadino che “stiamo aggiornando il registro dei tumori e posso dire che non c’è correlazione tra i tumori alla prostata e le estrazioni. Le donne addirittura vivono un anno in più. Troppi luoghi comuni. Stiamo facendo una indagine epidemiologica che mapperà ogni cittadino della Basilicata. Faremo fare anche un’analisi del latte materno nelle zone del Vulture Melfese vista la presenza di Fenice, onde evitare falsi allarmismi e strumentalizzazioni”.
Fonte: Basilicatanet