“Si è trattato – spiega Sergio Schettini, capo del Dipartimento materno-infantile del San Carlo e responsabile regionale del Sistema di trasporto di emergenza neonatale – di un importante successo del nostro Sten, che conferma l’importanza delle sinergie tra le diverse professionalità mediche e dell’integrazione del sistema. Parliamo di un parto in emergenza a Matera, di una donna che a 32 settimane (parto pretermine richiedente assistenza TIN) ha subito un distacco di placenta e di due neonati in condizioni disperate. Sono stati bravi e tempestivi i colleghi di Matera nell’avviare la procedura”.
“Siamo stati svelti e decisi noi – conclude Schettini – a trovare una soluzione non routinaria per un problema non frequente. Due gemellini in emergenza richiedevano la disponibilità di due elicotteri. Dal San Carlo ne è partito uno con a bordo la neonatologa che ha provveduto immediatamente a stabilizzarli all’ospedale di Matera, e poi i neonati sono stati trasferiti nella nostra TIN in pochissime ore per ricevere le migliori cure necessarie.
Due i protagonisti di questo successo: il direttore del 118 Libero Mileti, che è stato molto efficiente nella gestione integrata e sinergica del trasporto e la coordinatrice di ieri del team Sten, la dottoressa Pesce, che ha operato un mezzo miracolo tra organizzazione, rianimazione in sala operatoria e trasporto in condizioni critiche a bordo dell’elicottero.”
Il servizio di Trasporto emergenza neonatale (Sten), attivato ad aprile, rappresenta un’importante tappa per il sistema sanitario regionale. Nel corso di un anno sono circa 40 i neonati che richiedono un trasporto con ambulanza dedicata, in condizioni di emergenza, dai punti nascita al San Carlo dove esiste l’unica unità di terapia intensiva neonatale (recentemente ristrutturata).
Il servizio ha in dotazione due ambulanze attrezzate ma in questo caso si è fatto ricorso agli elicotteri del 118 data l’estrema urgenza. Come ha spiegato in occasione della presentazione delle attività il direttore generale del San Carlo Rocco Maglietta,. “un servizio di trasporto d’emergenza neonatale non è soltanto un’attrezzatura in più disponibile ma la costruzione di una rete, la formazione di professionalità adeguate nei punti nascita per la stabilizzazione, l’acquisizione di nuove risorse umane per garantire un servizio 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno”.