È molto importante distinguere le diverse tipologie di giocatori d’azzardo. Esistono infatti semplici giocatori d’azzardo, per i quali tali giochi rappresentano dei piacevoli passatempi – in alcuni casi occasionali e in altri abituali – e giocatori d’azzardo “patologici”. In particolare, si possono individuare tre categorie, che possono anche rappresentare tre stadi nel processo di evoluzione della patologia:
- Il giocatore informale o ricreativo, per il quale l’esperienza di gioco è saltuaria ed è un’occasione per socializzare e competere. Il soggetto è consapevole dei potenziali rischi ed effettua una spesa contenuta;
- Il giocatore problematico, che mette in atto comportamenti a rischio consistenti nella pratica di gioco periodica, con un aumento del tempo di gioco e dell’importo scommesso. Tale stadio può portare all’evoluzione di una forma di malattia;
- Il giocatore patologico, affetto da una vera e propria malattia neuro-psico-biologica, che gioca quotidianamente o in maniera intensiva, presenta un impulso per il gioco incontrollabile, accompagnato da sentimenti di inquietudine quando non può giocare e un aumento delle cifre giocate, con conseguenti indebitamenti.
Il gioco d’azzardo rimane un semplice “vizio”, per quanto criticabile, finché non insorgono le caratteristiche tipiche della dipendenza e cioè:
- La tolleranza: bisogno di giocare di più per ottenere lo stesso livello di eccitamento;
- L’astinenza: nervosismo, ansia, tremori se si tenta di smettere;
- La perdita di controllo: si pensa di poter smettere, ma senza riuscirci.
Il decreto-legge n.158/2013 (Decreto Balduzzi) convertito in Legge n.189 dell’8 novembre 2012, prevede, all’art.7, comma 5, l’obbligo per i gestori di sale da gioco e di esercizi in cui vi sia offerta di giochi pubblici, ovvero di scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, di esporre, all’ingresso e all’interno dei locali, il materiale informativo predisposto dalle Aziende Sanitarie Locali, diretto a evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio di servizi di assistenza pubblici e del privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate al Gioco d’Azzardo Patologico (G.A.P.).
Gli utenti possono rivolgersi alla sede dell’ADOC – sede regionale della Basilicata, via D’Anzi n. 2 – 85100 Potenza – cell. 330788081 e mail info@adocbasilicata.org – che è dotata di una apposita propria struttura capace di affrontare le patologie scaturenti dall’inclinazione al gioco e alle scommesse.