Alla manifestazione, promossa dal “Movimento Riscatto” di Basilicata, hanno partecipato anche agricoltori giunti da altre regioni d’Italia. Insieme per chiedere al Governo che intervenga per non dare corso ad una norma che viene definita iniqua e finanche anticostituzionale. Per questo motivo è stata avviata una raccolta di firme on line (basta andare sul sito del movimento) che sarà presentata al Governo..
“Il presidente Renzi intervenga, come ha già detto di voler fare, per bloccare il pagamento dell’Imu. In autunno – sostiene Gianni Fabbris, portavoce del movimento – si vada a modificarlo”.
La manifestazione di stamane a Matera segue due altre iniziative a sostegno della vertenza: nei giorni scorsi, davanti a Montecitorio si sono riuniti i consigli comunali di molti centri italiani e aziende, i titolari delle quali hanno consegnato simbolicamente le chaivi delle stesse; ad aprile, circa 300 trattori ragggiunsero Matera per porre nuovamente gli stessi problemi.
La tensiore rimane, dunque, alta anche perchè per il 17 giugno prossimo c’è un altro importante appuntamento: si attende la decisione del Tar del Lazio, dinanzi al quale pendono ricorsi presentati da molti Comuni e dall’Anci.
“Quel giorno saremo davanti alla sede del Tribunale Amministrativo – annuncia Fabbris – non per condizionare i giudici ma per chiedere che serenamente decidano, tenendo presente la difficile condizione nella quale si trovano gli agricoltori italiani”.