“Ha raggiunto il Silver Level (certificazione per qualità produttiva che viene rilasciata dallo standard World Class Manufacturing) e, dopo le ultime trasformazioni, è pronto per il Gold Level”.
Per l’amministrazione delegato di Fiat, Sergio Marchionne e per il presidente della stessa, John Elkann, un motivo di orgoglio nel momento in cui la visita di stamane del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, ha confermato l’attenzione che anche il Governo ha nei confronti della casa automobilistica torinese.
La Fiat alla fine del 2012 annunciò una nuova strategia per contrastare la crisi ed allo stabilimento di Melfi fu assegnata la produzione di due modelli nuovi: la Jeep Renegade, destinata ai mercati mondiali; e la Fiat 500 X, per quello europeo. Questo ha comportato la ristruturazione dello stabilimento lucano, iniziata nel 2012 e che ha interessato tutti i reparti per installare la nuova piattaforma “Small Wide”, creata per tutti i futuri modelli di segmento B e B-UV; e una intensa attività di formazione per i lavoratori.
Alla fine fine 2014 erano circa 5.900 ma le nuove produzioni hanno reso necessario aumentare progressivamente gli organici, con l’assunzione di 1.550 nuove unità. Oggi i lavoratori della Sata sono complessivamente 7.474. E’ il livello occupazionale più alto nella storia dello stabilimento di Melfi. A questi si sono aggiunti 475 lavoratori trasferiti momentaneamente da altri stabilimenti Fiat. Marchionne ha annunciato che entro fine anno ne saranno assunti altri 1.500.
Qualche dato sulla produzione, organizzata oggi su 4 squadre e 20 turni di lavoro a settimana: da luglio 2014 sono state prodotte 88.000 Jeep Renegade, 49.000 Fiat 500X. Dal 2004 dallo stabilimento Sata sono usciti 2 milioni 100mila Fiat Frande Punto. Da quando alla Sata iniziò l’attività, nel 1993, sono state prodotte complessivamente 5.920.000 vetture.