Integrazione tra ricerca e sociale, visione sistemica, metodo, valore internazionale del Comitato Tecnico Scientifico: questi i caratteri distintivi della Fondazione Basilicata Ricerca Biomedica, le cui linee strategiche sono state presentate oggi nell’ambito del primo meeting scientifico della Fondazione, che vivrà un secondo appuntamento, tutto di carattere internazionale, il 1° luglio a Roma.
I lavori si sono sviluppati in due sessioni tematiche, la prima dedicata alla ricerca scientifica in Basilicata e al ruolo dell’Università e del sistema sanitario regionale e l’altra alle collaborazioni per la ricerca e al confronto scientifico nei campi dell’oncologia e dell’epidemiologia, con gli interventi di personalità di alto profilo, provenienti dall’Istituto superiore di sanità e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, dall’Università Bicocca di Milano e dalle aziende sanitarie lucane.
Nel corso del meeting sono stati presentati i primi progetti di ricerca su cui è impegnata la Fondazione, tra questi uno dedicato alla patologia diabetica, che è stato approvato dal Comitato etico unico regionale nel corso della sua ultima seduta.
Nelle sue conclusioni il presidente della Regione, Marcello Pittella, ha rimarcato le caratteristiche della Fondazione quale luogo di scambio dei saperi e di contaminazioni positive ed esercizio virtuoso dello stare insieme orientato alla concretezza. Una fondazione che nasce con la precipua ambizione di esportare l’eccellenza lucana in Europa, rivendicando per la Basilicata un ruolo di primo piano a livello nazionale e internazionale.
Sulla stessa lunghezza d’onda gli interventi degli assessori regionali alle Politiche della Persona e alle Politiche di Sviluppo, i quali hanno posto l’accento, rispettivamente, sul carattere distintivo della Fondazione, che collega la ricerca biomedica al sociale (da qui la necessità di creare un fascicolo elettronico contenente dati sanitari e sociali) e l’importanza di una connessione tra ricerca, industria e innovazione tecnologica quali motori fondamentali per la sostenibilità del Paese.
Al termine del convegno, si è svolta una visita guidata nei laboratori di ricerca dell’Irccs Crob.