L’ha chiesta il sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala, dopo che le spiegazioni fornitegli dai responsabili degli impianti che ha incontrato subito dopo quanto accaduto non l’hanno soddisfatto.
L’anomalia, a detta dei tecnici, sarebbe stata causata dal blocco della rete Snam del gas. Questo ha provocato una fiammata che è durata per circa mezz’ora. Contrariamente a quanto accaduto in analoghi episodi, nell’aria non si è sprigionato quell’acre odore che nel passato ha creato problemi agli abitanti della zona circostante. Abitanti che comunque sono giustamente preoccupati per il ripetersi di questi fenomeni: normali per l’Eni , non altrettanto per i cittadini.
Per questo motivo, il sindaco di Viggiano, Cicala, ha preteso che fosse dettagliatamente informato di quanto accaduto per tranquillizzare i cittadini, la tutela della cui salute è prioritaria.
E’ quanto si chiede a livello istituzionale ormai da tempo. Il problema, lo ricordiamo, fu posto ufficialmente dallo stesso assessore regionale all’ambiente, Aldo Berlinguer, nell’incontro che ebbe nel settembre scorso con i dirigenti di Eni, subito dopo un analogo episodio verificatosi nel centro oli.
Maggiore chiarezza su quello che accade negli impianti di Viggiano e, più in generale, su tutta l’attività estrattiva viene sollecitata da associazioni ambientaliste e da comitati di cittadini.
Dopo quanto accaduto ieri, il problema si ripropone e i chiarimenti chiesti dal sindaco di Viggiano potrebbero contribuire a rassicurare l’opinione pubblica. Almeno si spera.