Mercoledì 6 maggio – Indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Potenza – Sezione dei reati contro il patrimonio – e condotte dalla Polstrada del capoluogo lucano hanno portato in data odierna all’applicazione di due ordinanze applicative degli arresti domiciliari nei confronti di Santangelo Ciro e dell’obbligo di firma per Pietroforte Alfredo e Cipriani Alessandro.
Nella giornata di ieri 05 maggio è stata condotta sul territorio della provincia di Foggia, una vasta operazione anticrimine condotta dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale per la Basilicata, con la collaborazione della Sezione Polizia Stradale di Foggia, diretta all’esecuzione di quattro provvedimenti cautelari degli arresti domiciliari e dell’obbligo di presentazione alla P.G. emessi dal Gip del Tribunale di Potenza (Dr.ssa Rosa LAROCCA), su richiesta del PM della Procura di Potenza (Dr. Antonio NATALE), nei confronti dei componenti di un’organizzazione malavitosa di San Severo (Fg), operante su tutto il territorio nazionale dedita ad una serie indeterminata di truffe in danno di privati cittadini mediante l’utilizzo di assegni circolari clonati.
La Squadra di P.G. del Compartimento Polizia Stradale di Potenza ha eseguito, momentaneamente, nr. 3 ordinanze applicative di misure cautelari nei confronti di SANTANGELO Ciro, PIETROFORTE Alfredo e CIPRIANO Alessandro, tutti gravati di numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, i quali avevano messo in piedi un’associazione criminale estremamente efficiente. Un ulteriore indagato è sfuggito all’arresto rendendosi irreperibile ed è tuttora attivamente ricercato.
I predetti, contattavano, in tutta Italia, venditori privati di autovetture su siti specializzati, stabilivano il prezzo e concordavano l’incontro sempre in un’ora del giorno in cui gli Istituti Bancari erano chiusi o si era in prossimità della chiusura. Sbrigavano immediatamente le formalità del passaggio di proprietà, grazie al sistema informatico STA (Sportello Telematico dell’Automobilista) che consente la consegna immediata dei nuovi documenti, e davano in pagamento all’ignaro venditore un assegno circolare falso. La mattinata successiva, quando il venditore portava all’incasso l’assegno, sperimentava l’amara sorpresa.
Malgrado tutte le denunce siano state immediate, gli inquirenti hanno accertato che le autovetture erano già immatricolate all’estero (Francia, Germania, Austri, Albania) il giorno successivo alla truffa. Le truffe commesse in Italia sono una ventina (per un importo complessivo di circa 300.000,00 €), mentre quelle che riguardano il territorio di competenza della Procura di Potenza sono quattro.
Le indagini proseguono, soprattutto per individuare la rete di complicità di cui si avvale l’associazione all’estero. Sono in corso richieste di assistenza giudiziaria a diversi paesi dell’Unione Europea dove tutte le autovetture sono state immatricolate.