C’è un aspetto della vita che racconta
la profonda essenza dell’essere umano.
C’è un aspetto della vita che lascia fluire
ogni singolo dolore di vita per poi scaricarlo addosso
a qualcuno o a qualcosa. Questo aspetto si chiama ODIO.
Ne abbiamo tante rappresentazioni nell’età globalizzata,
dall’odio verso l’ inquilino del piano di sopra a quello
nei confronti dello straniero. E’ un sentimento diffuso
e alimentato dalla crescente fragilità a cui ogni individuo,
sempre più isolato e disorientato, è sottoposto.
Sempre più singoli soggetti, sempre meno comunità.
Sempre più spinti da un’irrefrenabile ascesa di libertà
che in una sorta di delirio di onnipotenza non riesce
nemmeno a chiedersi quale sia il limite oltre il quale
La tutela del sé coincide con l’odio verso l’altro.