Egregio Consigliere,
martedì 24 marzo Ella sarà chiamata a discutere un disegno di legge della Giunta Regionale, nel quale si propone l’abrogazione dei commi 3, 4 e 5 dell’art.39 della legge regionale n.4 del 27 gennaio 2015 che ha introdotto un principio di tassazione particolare per tutti i veicoli tra i venti ed i ventinove anni di immatricolazione, adducendo come motivazione un impatto finanziario negativo per la Regione Basilicata, stimato in circa 2,3 milioni di euro annui, ritenendo inoltre di premiare, con questa legge, dei veicoli inquinanti partendo dal presupposto errato che tali veicoli circolino quotidianamente sulle nostre strade.
Le motivazioni suddette, a mio giudizio, nascono dall’errato presupposto che la maggior parte dei veicoli, soprattutto nelle fasce da 1.000 a 2.000 di cilindrata e da 2.000 e oltre, circolino quotidianamente non considerando la loro vetustà e gli elevati costi di manutenzione e di esercizio.
Queste autovetture circolano quasi esclusivamente in occasione di manifestazioni dedicate e sono di proprietà di appassionati che decidono di conservare l’auto in attesa che la stessa diventi trentennale e quindi storica di diritto.
E’ chiaro che i possessori di tali auto saranno, nella maggior parte dei casi, impossibilitati a pagare la tassa automobilistica intera per circa dieci anni, in attesa che l’autovettura compia i fatidici trent’anni e diventi “auto storica” con tutti i benefici del caso.
Riguardo alla equità fiscale non rispettata nella legge di cui sopra, perché le autovetture di maggiore cilindrata pagherebbero in proporzione molto meno di quelle di piccola cilindrata, faccio presente che proprio le auto di grossa cilindrata ultraventennali possono essere un domani oggetto di collezionismo, dato il prezzo di acquisto esiguo.
Esempio: una Jaguar di grossa cilindrata ultraventennale, che oggi si acquista con circa 2.000/3.000 euro, pagherebbe, con la nuova proposta di legge, circa 900 euro l’anno contro i 200 euro previsti nell’attuale legge.
E’ chiaro che un semplice appassionato non sarebbe in grado di sostenere tale carico finanziario fino allo scadere dei trent’anni di immatricolazione.
Il risultato sarebbe quindi quello di una generale rottamazione con un depauperamento del nostro patrimonio storico e con un introito per le casse della Regione di molto inferiore a quello preventivato ed inferiore anche al gettito che probabilmente l’attuale legge regionale garantirebbe.
Ho chiesto anche alla Commissione consiliare di riferimento una audizione per meglio approfondire gli aspetti della questione, ma non ho ricevuto risposta.
Qualora però il Consiglio Regionale volesse dar corso all’abrogazione predetta, al fine di salvaguardare gli interessi del collezionismo automobilistico, da parte nostra proporremmo alla Regione Basilicata una lista stilata dall’Automobile Club d’Italia (circa 340 modelli) di autovetture di particolare interesse storico che avrebbero diritto a particolari agevolazioni fiscali senza nessun onere di certificazione, lista che peraltro potrebbe essere integrata a seconda delle esigenze.
Grato per l’attenzione porgo distinti saluti
Il Presidente
Francesco Solimena