L’iniziativa è rivolta alla popolazione in generale, finalizzata ad una corretta informazione e comprensione precoce della sintomatologia che caratterizza il disturbo del comportamento alimentare al fine di intervenire tempestivamente per inviare chi è a rischio e chi ne soffre presso Centri di cura specializzati. Solo in questo modo è possibile evitare di ammalarsi di tali patologie, compromettendo severamente l’equilibrio fisico-psicologico, scolastico, relazionale, e sociale.
Tale giornata nasce accogliendo e condividendo la richiesta di istituire una Giornata Nazionale sui DCA, fatta al Parlamento dal Sig. Stefano Tavilla, papà di Giulia, una ragazza di 17 anni deceduta nel 2011 per Bulimia Nervosa e, Presidente dell’Associazione “Mi nutro di Vita”.
I DCA come è noto a tutti, sono complesse malattie che portano a chi ne è affetto a vivere con l’ossessione del cibo, del peso e dell’immagine corporea. L’età di esordio si è drasticamente abbassata (8-anni)con un picco di insorgenza tra i 14-18 anni, e dunque ci si ammala sempre più e sempre prima; così come è crescente il disturbo tra i giovani maschi . Si stima che circa il 5% delle donne nella fascia di età compresa tra gli 11 e i 35 anni soffra di questo disturbo ed è questa la fascia di età in cui il DCA rappresenta la prima causa di morte. Difatti un’adolescente malata su dieci perde la vita per malnutrizione dopo un decennio dall’esordio del disturbo, il 20% si suicida, già perché dopo tre anni dall’esordio il disturbo diventa cronico.
La cronicizzazione di tale patologia può portare alla compromissione della salute e di tutti gli organi e apparati del corpo (cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, dermatologico ecc.) e condurre alla morte per gravi compromissioni psico-organiche.