Le accuse sono quelle di turbata libertà dei procedimenti di scelta del contraente, induzione indebita a dare o promettere beni e altri utilità e falso.
L’inchiesta ha portato alla luce “un sistema di malaffare esistente all’interno del Comune”. Lo si è appreso a Potenza: una persona è in carcere, quattro ai domiciliari e a un’altra è stato notificato il divieto di dimora. Il sistema aveva l’obiettivo di “far ottenere l’assegnazione di appalti e lavori pubblici in favore di imprese amiche o segnalate da amici o da politici del posto”. La Procura della Repubblica – che sta notificando, attraverso la Polizia, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ad altri 19 indagati – ha scoperto anche “ipotesi di intestazione fittizia di beni”.
Fonte: Ansa