Durante la conferenza stampa, il presidente dell’associazione, Vincenzo Carlone, ha illustrato le iniziative realizzate e la nuova organizzazione interna resasi necessaria dopo la scomparsa di Peppino Racana, uno dei soci fondatori di “Dopo di noi” e instancabile animatore di iniziative sociali.
Tra i risultati raggiunti va menzionata la realizzazione della “Casa famiglia”, un progetto sperimentale della durata di 14 mesi che assicurerà, a otto disabili, di vivere in comunità e in piena integrazione sociale. “La Casa famiglia è solo un progetto sperimentale in attesa che si ultimino i lavori della Casa Domotica di Bucaletto – ha spiegato Carlone – una struttura che ospiterà un numero maggiore di persone con disabilità, in maniera definitiva, e offrirà loro un aiuto concreto, mediante l’utilizzo di tecnologie avanzate, per sopperire alle loro carenze fisiche e sensoriali”.
A questo vanno aggiunti altri due interessati obiettivi raggiunti dall’associazione: l’istituzione del servizio di odontoiatria speciale per soggetti disabili, approvato con la legge Regionale 31 del 2014, che garantisce l’assistenza dentistica ai delicati pazienti nei nosocomi di Potenza e di Matera, e la creazione di un osservatorio regionale sulla disabilità già oggetto di una proposta di legge del Consiglio regionale. “Ma non ci feriamo qui”, ha asserito Alba Montagnuolo, consigliere, socio fondatore e oggi responsabile dell’ambito socio-assistenziale e sanitario di “Dopo di noi”. “Sono ancora molte le iniziative che dobbiamo portare a termine per garantire alle persone disabili e alle loro famiglie una presa in carico che sia realmente efficace e risolutiva”. L’associazione si sta muovendo, infatti, su diversi fronti. “I nostri obiettivi futuri – ha precisato Alba Montaguolo – sono diretti all’abbattimento delle liste di attesa per i pazienti portatori di handicap, all’esenzione dei ticket per l’acquisto dei farmaci, all’innalzamento del valore ISEE per garantire maggiori sgravi fiscali alle famiglie, alla creazione di centri diurni che non siano dei semplici parcheggi ma che possano offrire servizi funzionali anche alle famiglie con persone disabili a carico”.
“L’integrazione delle persone portatrici di handicap, soprattutto dei bambini, è fondamentale per il loro benessere”, ha ammesso Anna Stella Brienza, responsabile delle attività sociali e sportive dell’organizzazione. “Stare a contatto con gli altri bambini, fare sport in luoghi pubblici, socializzare è il miglior modo per affrontare la disabilità”.
Il 18 dicembre prossimo, nella “Casa del volontariato” del CSV di Basilicata, ci sarà la consueta festa organizzata da “Dopo di noi”, un’occasione per conoscere più da vicino l’associazione tra i sorrisi delle tante persone che grazie all’impegno di questi volontari riescono a vivere la loro disabilità, o quella dei propri cari, con un pizzico di gioia e di speranza in più.
Fonte: Il Quotidiano della Basilicata, 7 novembre 2014, di Francesco Cutro
Foto di Ufficio Stampa Basilicata