“Ho deciso, di comune accordo con i neo consiglieri provinciali, di non svolgere le dichiarazioni programmatiche previste nella seduta di insediamento perché la mancanza di un chiaro quadro economico di trasferimenti agli Enti Locali ed i nuovi tagli alle Province contenuti nella Legge di stabilità approvata dal Governo pongono una grave ipoteca sulla gestione di strade e scuole che pure restano in capo ai nuovi Enti di area vasta”.
Ha esordito così il Presidente della Provincia Nicola Valluzzi, appena dopo l’insediamento dell’assemblea eletta il 12 ottobre e il giuramento ufficiale.
Ma subito dopo, l’aggiunta delle considerazioni dinanzi ai 12 Consiglieri provinciali, al sottosegretario di Stato, Vito De Filippo, al Presidente del Consiglio Regionale Lacorazza, consiglieri regionali sindaci ed amministratori, rappresentanti sindacali invitati alla cerimonia d’insediamento.
“Il processo di riforma approvato lo scorso 7 aprile – ha detto Valluzzi – e avviato poco più di 20 giorni fa con le elezioni del Presidente e del Consiglio rischia un inevitabile fallimento che chiaramente non può e non deve scaricarsi sui neo eletti ne su chi negli ultimi tre anni ha fronteggiato un progressivo taglio che ha raggiunto il 72% di riduzioni rispetto al consuntivo 2011.
Non è in discussione il mantenimento delle Province in vita, ma la capacità del sistema pubblico nel suo complesso di garantire servizi essenziali a cittadini e imprese.
“E’ in discussione – ha tagliato corto Valluzzi – il decoro e la civiltà di un Paese”.
Da qui la richiesta “ai Parlamentari di lavorare sul Governo per ridurre drasticamente il contributo alla manovra 2015 richiesto alle Province e per la Provincia di Potenza ad escluderla dal taglio 2015 in quanto l’ente è stata ammesso al piano di riequilibrio pluriennale 2013/2020 approvato dalla Corte dei Conti è dal Ministero dell’Interno e non può disattendere gli stringenti impegni assunti con il piano di rientro.
Il venir meno di ulteriori entrate previste dal piano di riequilibrio pluriennale porta al dissesto certo”.
Alla Regione, invece, è stato chiesto di riassumere in carico già dal 1 Gennaio 2015 le funzioni delegate ed il relativo personale.
“Per questo è necessario insediare tempestivamente l’Osservatorio regionale prescritto dal DPCM del 15 settembre per definire i rapporti tra Stato, regioni e Province per il trasferimento delle funzioni non fondamentali, mentre – ha concluso Valluzzi – va consolidato un contributo ordinario pluriennale per la manutenzione di strade e scuole”.
Articolato il dibattito, concorde sulla necessità di fare chiarezza per il futuro dell’Ente e costruire un percorso nel quale al trasferimento delle funzioni di area vasta, seguano impegni concreti per quelli che la Provincia deve continuare a rispettare, con gli interventi dei consiglieri provinciali Ramunno, Vita, Latorraca, Mastromartino, Calabrese, Piarulli, Summa e Macchia ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Pennacchia e Guglielmi.
Il Consiglio ha anche approvato la proposta di Commissione della commissione Statuto con la partecipazione da definire, dei Capigruppo o di altro componente dei gruppi consiliari presenti.
Fonte: Luigi Scaglione – Ufficio Stampa e Comunicazione