E’ stata firmata questa mattina l’adesione dell’Ordine degli Ingegneri di Potenza al Master di primo livello organizzato dal Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente, e dal Dipartimento di Economia dell’Università di Foggia, intitolato “Progettazione e gestione di sistemi agroenergetici a biomasse”. Erano presenti il Presidente dell’Ordine, l’Ing. Egidio Comodo, il Direttore del Master, il Prof. Maurizio Prosperi, il Presidente della Fondazione degli Ingegneri, l’Ing. Pasquale Stella Brienza, il Consigliere segretario dell’Ordine, l’ing. Michelangelo Morrone. “Obiettivo del master – ha spiegato il prof. Prosperi – sarà quello di formare una figura professionale in grado di guidare tutti i processi inerenti alla corretta progettazione e gestione di filiere agroenergetiche”.
L’iniziativa formativa, progettata in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Potenza, nasce anche dall’esigenza di creare maggiori sinergie tra competenze diverse che sono tutte molto importanti nell’ambito della problematica delle bio-energie, tematica questa molto complicata e che riguarda diverse esperienze e diverse capacità e competenze. “La trasformazione delle biomasse – ha spiegato il direttore del master – è un processo che varia a seconda delle aree interessate e che richiede tecnologie differenti; da questa collaborazione dovrebbero derivare dunque non una ma molte soluzioni ben calibrate sulle esigenze del territorio”. “Questa è un’iniziativa formativa che però ha l’ambizione di tradursi nell’arco dei prossimi anni in qualcosa di continuativo che poi abbia come risultato la creazione di nuove opportunità di business, di nuovi posti di lavoro e soprattutto la creazione di nuove energie alternative”, ha concluso il professor Prosperi.
Il master vuole quindi utilizzare quello che in questo momento non è sufficientemente utilizzato, come le bio-masse, per creare fonti alternative di energie, dove per bio-masse si intendo, per adesso, i residui e gli scarti di produzione sia di origine agricola che alimentare e poi, chissà, con le dovute cautele, anche i rifiuti che in questo momento vengono solamente smaltiti ma che potrebbero essere anche valorizzati e trasformati in energia e quindi in reddito.
Il master che vedrà anche il coinvolgimento del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi della Basilicata, sarà a tempo pieno, numero chiuso (minimo 15 e massimo 20 partecipanti) e frequenza obbligatoria e si svilupperà in sei mesi di formazione in aula e quattro di stage, per un totale di 1.600 ore, equivalenti a 64 crediti formativi. Interessanti gli sbocchi professionali che riguardano sia le aziende private che le istituzioni pubbliche, come ad esempio: consulente esperto in campo energetico-ambientale; tecnico assunto da imprese di varia tipologia; funzionario presso gli uffici dell’amministrazione pubblica con mansioni di controllo, monitoraggio e regolamentazione di gestione delle procedure autorizzative per agenzie energetiche regionali, aziende municipalizzate, enti di gestione di parchi, aree industriali, ambiti territoriali ottimali per la raccolta di rifiuti, aziende speciali per i pubblici servizi.