Si è svolta ieri, lunedì 22 marzo 2016, nell’aula Quadrifoglio della sede dell’Unibas di rione Francioso a Potenza, l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2015-2016 dell’Università degli Studi sella Basilicata.
“L’università è ancora il luogo in cui sono possibili confronti e discussioni, idee migliori per un mondo migliore, il rafforzamento e la difesa di valori fondativi universali, non ordinati negli scaffali di una biblioteca, ma diffusi e propagati con ogni mezzo possibile. L’università è una Forza di Pace! Questo affermava Umberto Eco, indimenticabile protagonista della cultura italiana, nel suo discorso in occasione delle celebrazioni organizzate dall’Università di Bologna per festeggiare il 25° anniversario della Magna Charta delle Università”.
Questa l’introduzione del discorso inaugurale della rettrice dell’Unibas, prof.ssa Aurelia Sole che poi ha evidenziato alcuni dati e riflessioni sull’ateneo lucano.
“Uno degli obiettivi strategici e prioritari del nostro Paese, dovrebbe essere proprio quello di incrementare, in modo significativo, il numero di laureati”, ha detto la Rettrice. “Il Sud, come ricordano i dati drammatici dello Svimez, ha un urgente bisogno di riprendere un cammino di sviluppo e le Università del Mezzogiorno costituiscono la principale infrastruttura a disposizione per il necessario progetto di rilancio del sud e dell’intero Paese”.
“Non esistono università di seria A e università di serie B – ha aggiunto Aurelia Sole – come comprovato dai risultati della valutazione della qualità di una autorevole ricerca che valuta, nel complesso, le Università italiane omogenee e con valori ampiamente sufficienti per tutti gli atenei italiani ed eccellenza indiscussa per nessuno”.
La rettrice ha poi riportato alcuni dati sulla didattica.
“Oggi contiamo circa 6700 iscritti e ogni anno immatricoliamo circa 1200 studenti – ha spiegato Aurelia Sole – Con l’attuale organico, nel rispetto dei requisiti imposti dai recenti decreti ministeriali, offriamo: 14 corsi di laurea triennali, 18 corsi di laurea magistrale di cui 3 internazionali, 3 corsi di laurea a ciclo unico”. “L’applicazione progressiva dei requisiti numerici ha portato l’Università della Basilicata alla progressiva chiusura di numerosi corsi di studio (42 nel 2007-2008) e questo ha inevitabilmente condotto ad una riduzione significativa degli studenti”, ha ammesso la Rettrice. “Quest’anno però – ha aggiunto – sono stati avviati 6 master per un totale di 90 studenti, con la collaborazione di imprese e aziende in linea con alcune specifiche necessità espresse dal territorio regionale”.
La Rettrice ha poi fatto il punto sulle tematiche riguardanti la ricerca, l’internazionalizzazione, il diritto allo studio e la situazione dei servizi agli studenti, l’orientamento, la disabilità e le pari opportunità.
Nelle conclusioni del suo discorso, Aurelia Sole ha sottolineato come “la sinergia tra istituzioni pubbliche sia fondamentale per rilanciare la crisi in termine di nuove sfide e opportunità. Una più solida e partecipata cultura della coesione che l’Unibas ha dall’inizio svolto e negli anni portato ad ulteriori sviluppi rispetto al contesto regionale e territoriale”. “Su tali indirizzi bisognerà continuare ad insistere portando a consolidato sviluppo sistemico quanto fatto finora – ha dichiarato la Rettrice – concorrendo alla più ampia fruibilità di competenze e professionalità nei vari campi, in modo particolare rispetto al complessivo comparto del patrimonio e della produzione culturale soprattutto nel corso del triennio di costruzione concreta e credibile del baricentro culturale europeo per il 2019”.
La Rettrice ha concluso il suo discorso con il ricordo a Valeria Solesin e Giulio Regeni, “erano tra quella meglio gioventù che proprio nell’università si forma. Due giovani italiani che avevano scelto la ricerca come passione della loro vita, due fiduciosi e aperti che hanno pagato con la vita l’essersi dati al mondo”.