Sarà inaugurata lunedì 29 agosto nella Biblioteca Centrale dell’Università degli Studi della Basilicata a Potenza, in via N. Sauro, alle ore 16.30 la quarta edizione della “International Summer School” .
Il tema scelto per l’edizione di quest’anno, “Democrazia, inclusione e pace nel Mediterraneo”, intende proporre una riflessione dal punto di vista etico, storico, religioso e politico sul rapporto tra dialogo e pace, in un contesto, quello mediterraneo, che oggi rappresenta un laboratorio diffuso dove sperimentare pratiche di democrazia.
La Scuola – a cui parteciperanno anche studenti e docenti americani della Westfield State University, in Massachusetts – si svolgerà dal 29 agosto al 2 settembre, con incontri e dibattiti anche a Sant’Arcangelo, Matera e Salerno alla presenza di docenti, esperti e amministratori (il programma completo delle giornate è disponibile on line sul sito http://summerschool.maritain.net/web/).
Tra gli obiettivi della scuola, “anche quello – hanno evidenziato gli organizzatori – di promuovere la visione di un’Europa nuova, vista dal Sud del vecchio continente e non dal Nord, come avviene di solito, con l’Italia candidata a svolgere il ruolo di Paese capofila di un’ Unione diversa e maggiormente inclusiva”.
“Siamo, tutti noi – hanno aggiunto gli organizzatori – cittadini in un’epoca contraddistinta da intolleranza e tensioni interculturali crescenti che, accentuando divisioni tra comunità e Paesi, stanno gradualmente e costantemente mettendo a rischio la pace e la stabilità a livello mondiale.
Promuovere il dialogo e la pedagogia dell’incontro e dell’accoglienza reciproca significa impegnarsi per costruire ponti fra tutti gli uomini. Il dialogo tra persone appartenenti a fedi e culture diverse non è una semplice possibilità o un dovere, ma una condizione esistenziale, perché l’uomo non è un essere autosufficiente, ma una persona. Nessun essere umano potrebbe esistere o sarebbe tale senza le relazioni con l’altro.
Il Mediterraneo – prosegue la nota degli organizzatori – è sicuramente uno dei luoghi più ricchi di relazioni umane, di scambi, incontri e contaminazioni. In particolare, però, l’attualità ci induce a riflettere sul Mediterraneo come luogo di pace e a pensarlo, al contempo, come luogo della differenza e parzialità, dell’alterità e unicità.
La scuola intende porsi come un laboratorio civile per studenti universitari, dottorandi, dottori di ricerca e ricercatori delle Università nazionali e internazionali, un’occasione per formarsi al tema della tutela dei diritti umani, dell’accoglienza della diversità in tutte le sue forme, del contrasto alle discriminazioni determinate da situazioni di fragilità o di minoranza”.