Ieri notte un altro incendio ha distrutto nel centro di Boreano le nuove baracche costruite per ospitare lavoratori extracomunitari in vista della prossima stagione di raccolta.
Ne dà notizia Pietro Simonetti, del Coordinamento Politiche Migranti Regione Basilicata.
“Si tratta – sostiene Simonetti – di un altro fatto che evidenzia il tentativo della criminalità organizzata operante nell’area appul0-lucana e calabrese, che gestisce il mercato delle braccia dei migranti e non solo, di intimorire quanti si battono per la legalità, il diritto al lavoro, un giusto salario e la dignità delle persone”.
L’intimidazione comunque non passerà. Il centro di accoglienza di Venosa sarà aperto dopo quello di Palazzo S.G. e saranno applicate le norme sulle assunzioni e sull’accoglienza secondo le decisioni assunte inPrefettura e in altre sedi con le parti sociali e volontariato.,
“Le 38 persone (quasi la metà non è mai stata assunta o iscritta al centro dell’impiego di Lavello) presenti nell’area abusiva di Boreano al momento dell’ultimo incendio – prosegue Simonetti – sanno che troveranno accoglienza nel rispetto delle norme fissate, anche per il rinnovo dei permessi di soggiorno. Ovviamente non saranno accolti caporali neri, bianchi e loro assistenti variamente organizzati o coperti”.
“Con il Comune di Venosa e Palazzo e le parti interessate – conclude Simonetti – saranno attuate del decisioni già prese in considerazione della gravità del controllo della criminalità nelle aree interessate con il rafforzamento delle verifiche e delle attività ispettive”.