La domanda non è fuori luogo. A porsela sono in molti in città dove cresce la preoccupazione che questi episodi possano essere il segno di una recrudescenza della malavita che vuole mettere mano sull’attività produttiva.
L’ultimo episodio, l’incendio la notte scorsa del Bar “Antico Fiume” a viale del Basento,”non è stato causato da cortocircuito”. I carabinieri che stanno svolgendo le indagini lo escludono ancor prima di avere la relazione tecnica da parte dei Vigili del Fuoco, tanto evidente è stata la dinamica.
E’ stato verificato infatti, che le fiamme sono state alimentate da liquido infiammabile lanciato da sotto la porta del locale (i segni sono evidenti sul pavimento). Si sono subito sviluppate all’interno, distruggendo quasi tutto. Per fortuna una pattuglia dell’istituto di Vigilanza “La Ronda” ha allertato i Vigili del Fuoco che sono subito intervenuti. Ma ormai i danni erano stati causati.
Il titolare del locale, il signor Giacummo, che ha avuto la solidarietà di tanti amici, non sa darsi pace. “Sono dei vigliacchi” mormora. Non riesce a spiegarsi quanto accaduto perchè non ha avuto nessuna minaccia; nulla che potesse fargli pensare che qualcosa del genere potesse accadere.
L’incendio della notte scorsa segue di pochi giorni quello che ha danneggiato il bar “Plaza”, in piazza Zara. Anche in questo caso gli investigatori non escludono la causa dolosa.
Per la cronaca, durante il periodo natalizio, un altro incendio, questa volta ad un chiosco in viale del Basento, fece scattare l’allarme. La struttura è sotto sequestro perchè sono in corso indagini.
Insomma troppi episodi, la dinamica sembra la stessa, che pongono alcune domande inquientanti. Si attendono risposte.
Se le attende la Confcommercio di Potenza, il cui delegato cittadino Rocco Furone, nell’esprimere solidarietà ai titolari dei due bar danneggiati dagli incendi, sollecita le forze dell’ordine ad accertare rapidamente le responsabilità per ristabilire tra gli esercenti della città un clima di serenità e sgombrare ogni dubbio sulla presenza di forme di criminalità.
Nel ricordare l’impegno della Confederazione sui temi della legalità e della sicurezza per i cittadini come per le piccole imprese del capoluogo, Furone sottolinea che da tempo il capoluogo registra troppi episodi di microcriminalità e di vandalismo: dai danni a foriere della piazzetta San Michele ai muri e alle vetrine di negozi imbrattati nel centro storico sino all’incendio di attività di ambulanti in viale del Basento.
“Siamo di fronte – dice Furone – ad una recrudescenza di atti che non possono non preoccupare i commercianti. Ignorare o sottovalutare questi fenomeni, magari derubricandoli a “bravate di cattivi ragazzi”, non aiuta a risolvere il problema rispetto al quale non è più sufficiente invocare più telecamere di sorveglianza che, magari, devono essere installate a spese dei commercianti. Come abbiamo fatto per contrastare il “sabato dei giovanissimi ubriachi ed aggressivi”, negli ultimi tempi ridimensionato anche se non del tutto superato, dobbiamo continuare- conclude Furone – nell’impegno a favore della legalità e della prevenzione”.